Autore: Liliana Marchesi
Autopubblicato con youcanprint.it
Autopubblicato con youcanprint.it
Genere: fantasy, young adult
Pagine: 278 pp.
Anno di Pubblicazione: 2012
Costo di copertina: 16,00 euro
Angeline, 17 anni e capelli di uno strano colore tendente all’arancio, è sopravvissuta al terribile incendio in cui i genitori hanno perso la vita, e che l’ha privata della memoria del suo passato. Dopo essere stata per mesi in ospedale, al suo risveglio troverà Adam ad attenderla, il fratello maggiore. Insieme si trasferiranno nelle Highlands, per cercare di ricominciare una nuova vita riprendendo gli studi e creando delle nuove amicizie. Ben presto, però, il suo passato tornerà a tormentarla, insinuando nella sua mente dubbi, paure e sensi di colpa. A minacciare ulteriormente la tranquillità di Angeline sarà l’arrivo di Mael, l’affascinante leader di un gruppo di circensi, che attraverso delle visioni indotte le svelerà dei segreti inimmaginabili sul suo passato, costringendo Angeline a riconsiderare la propria esistenza. Un Giardino paradisiaco abitato da esseri immortali, un albero magnifico tenuto in vita da una linfa misteriosa, e un frutto... che scatenerà il caos!
Finalmente arriva anche la mia recensione a questo romanzo che mi è stato inviato gentilmente da Liliana. Primo capitolo di una trilogia, L'origine del peccato appartiene al genere fantasy e si rivolge, prevalentemente, ad un pubblico giovane.
Angeline e Adam, suo fratello, si trasferiscono in un paesino delle Highlands scozzesi dopo il terribile incendio che ha provocato la morte dei loro genitori. Qui, i due cercano di guardare avanti e di ridare equilibro alle loro vite nonostante Angeline non riesca a ricordare nulla. Ben presto, però, la quiete del luogo viene turbato dall'arrivo di un circo e dai suoi abitanti. Tra essi c'è anche il bellissimo Mael, un lanciatore di coltelli, che cercherà di attaccar bottone e aiutare la giovane a ritrovare la memoria.
Highlands scozzesi |
I personaggi sono ben caratterizzati anche se, lo ammetto, i principali non m'hanno coinvolta così tanto da farmeli risultare simpatici e/o odiosi (cosa che invece è successa con alcuni personaggi secondari e marginali). Come già successo per il precedente romanzo dell'autrice, Harmattan, sono rimasta molto colpita dalle ambientazioni scelte e dalla loro descrizione accurata.
L'idea del mixare culture e credenze diverse, tanto da creare una visione accattivante della nascita di certe creature, l'ho trovata davvero azzeccata e ben riportata sulla carta. Alcuni nomi utilizzati non sono nuovi al panorama letterario (non ho potuto fare a meno di sorridere ripensando ad alcuni di loro ^^) e potrebbero fuorviare il lettore, portandolo ad ipotesi sbagliate. Nulla da dire sullo stile di Liliana: semplice, immediato e per nulla noioso. Ho trovato questo primo romanzo davvero piacevole e, ora, sono davvero curiosa di vedere come procederà la storia.
Tempo di lettura: 3 giorni
Canzone consigliata: "L'ultima notte al mondo" di Tiziano Ferro