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giovedì 24 agosto 2017

{Recensione/Anteprima} "Dunkirk. La storia vera che ha ispirato il film" di Joshua Levine


Non avete idea, cari Folletti, di quanto sia entusiasta di potervi parlare in anteprima di un libro che attendevo con trepidazione; ringrazio fin da subito HarperCollins Italia per avermi omaggiato di una copia per la recensione. In uscita quest'oggi nelle librerie e negli store, Dunkirk. La storia vera che ha ispirato il film di Joshua Levine non è altro che il saggio dal quale è stata tratta l'omonima pellicola diretta da Christopher Nolan in uscita il 31 agosto.  

Titolo: Dunkirk. La storia che ha ispirato il film
Autore: Joshua Levine
Casa Editrice: HarperCollins
Genere: saggio, storico
Data di Pubblicazione: 24 agosto 2017
Pagine: 319 pp.
Prezzo di copertina: 18,00€ (9,99€ ebook)
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LA SPERANZA È UN'ARMA. 
SOPRAVVIVERE È GIÀ UNA VITTORIA. 

Maggio 1940. La travolgente avanzata delle truppe tedesche in Belgio e nel nord della Francia costringe le armate anglo-francesi a ripiegare progressivamente verso le coste della Manica, intrappolando oltre 300.000 soldati nel campo trincerato di Dunkerque. L'unica speranza di salvarli è organizzare una massiccia evacuazione via mare utilizzando tutte le imbarcazioni disponibili, dalle enormi unità militari ai pescherecci alle piccole navi da diporto. Autorizzata da Winston Churchill e organizzata in tempi record dall'Ammiragliato britannico, l'Operazione Dynamo si svolse tra il 27 maggio e il 4 giugno, concludendosi con un successo inaspettato che fu salutato come "il miracolo di Dunkerque".
Attraverso i racconti e le testimonianze dei veterani e dei sopravvissuti, Joshua Levine ricostruisce con straordinaria efficacia la storia dei soldati che rimasero per giorni sulla spiaggia, sotto i bombardamenti e il fuoco nemico, senza cibo né munizioni; dei civili che li portarono in salvo su imbarcazioni spesso piccolissime e sovraccariche; degli avieri che rischiarono la vita per far guadagnare del tempo prezioso ai compagni bloccati a terra; di coloro che su quelle spiagge morirono. 


Comprende un'intervista esclusiva al regista Christopher Nolan.


Fin da quand'ero piccola ho sviluppato una passione per le storie: queste potevano essere semplici resoconti dell'infanzia dei miei nonni, favole della buonanotte, miti e leggende su divinità di ogni cultura o, infine, "storie vere". Solamente quando sono diventata più grandicella ho imparato ad apprezzare la saggistica ed è proprio a questo genere letterario che appartiene Dunkirk. La storia vera che ha ispirato il film scritto da Joshua Levine: un saggio costruito attorno ad un avvenimento storico che, personalmente, non conoscevo e, purtroppo, mai toccato nelle lezioni di storia.

Avvalendosi di documentazioni e racconti di prima mano di veterani e sopravvissuti, l'autore riesce a ricostruire un pezzo di storia che non dovrebbe passare inosservato. Dunkirk, come il lettore può facilmente scoprire, non è la storia di una vittoria ma neppure di una sconfitta: è il racconto della speranza e della tenacia che ha spinto gli uomini, soldati e soccorritori - nonché un'intera nazione, a compiere un'azione di salvataggio che ha del miracoloso.

Soldati sulla spiaggia di Dunkirk
Ogni individuo che si ritrovò sulla spiaggia o sul molo, il lungo frangiflutti fulcro dell'evacuazione, dopo essere magari arrivato lì aggrappato al dorso di una vacca, viveva una realtà diversa. E tutte queste realtà, allineate fianco a fianco, spesso erano in contraddizione. Basti pensare che la spiaggia era molto estesa, e per quasi dieci, intensi giorni di rapidi cambiamenti brulicò di migliaia di persone nelle più disparate condizioni fisiche e mentali. Come potevano quelle storie non essere in contraddizione? Su quella spiaggia c'era il mondo intero.

L'autore delinea una cronaca che non si limita esclusivamente ai fatti di Dunkirk bensì offre, fin da subito, al lettore una panoramica di quella che era la gioventù del primo dopoguerra, quella stessa gioventù che diventerà parte attiva della Strana Guerra, i fatti e le decisioni - sia tattiche che politiche - che vennero prese in quei mesi e uno spaccato su quanto si fosse vicini - se l'operazione Dynamo non avesse avuto successo - allo stravolgimento di quella che è la storia europea e mondiale. Come sarebbe la nostra vita se, quel giorno, l'evacuazione non fosse andata a buon fine? Se la Gran Bretagna, annientata, si fosse ridotta schiava di Hitler.. di certo, il mondo sarebbe molto diverso.

Giunta ormai al termine della mia recensione posso dirvi che grazie a questo saggio ho scoperto un pezzo di storia che, come dicevo all'inizio, non dovrebbe passare in sordina. Non nego di aver trovato emozionanti e tragiche le scene dei vari trailer della pellicola ma, vi assicuro, che finché non leggerete qualcosa in merito non riuscirete mai a farvi un'idea, che sarà comunque qualcosa di marginale,  di quanto sia accaduto. Ho trovato in rete alcune immagini dell'epoca e, ve lo giuro, ho la pelle d'oca. In conclusione, consiglio la lettura a tutti.. dagli appassionati di storia sino a coloro che intendono andare al cinema a vedere il film di Christopher Nolan. Non fatevi frenare dal genere (ossia il saggio) perché vi assicuro che lo stile di Joshua Levine non vi annoierà.

Consigliato: certo che sì!!
Tempo di lettura: 3 pomeriggi
Canzone consigliata:  Dunkirk Ost.

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