Buongiorno miei cari Folletti e benvenuti all’appuntamento con la tappa del Blogtour dedicato al libro L’Eredità Celtica. Stefano Spagocci ha dato vita, grazie alla sua ricerca ventennale, ad un’opera capace di raccontare l’origine e l’antropologia dei Popoli Cisalpini. Come già anticipatovi lo scorso weekend, sono davvero felice di aver avuto la possibilità di prendere parte a quest’iniziativa perché, dalla storia alla cultura, tutto mi attira del panorama celtico; ma non perdiamoci in chiacchiere.
Giungendo sino a noi, la cultura celtica rimane in vita anche grazie ad iniziative volte alla sua riscoperta: sto parlando dei Festival Celtici fatti di musica, rievocazioni, laboratori, artigianato e molto altro ancora. E’ proprio a questo argomento che ho pensato quando mi è stato chiesto di preparare una delle tappe del blogtour. Chi sono i Celti oggi?
Dovete sapere che uno dei primi eventi culturali a cui ebbi modo di partecipare fu una delle primissime edizioni de l'Irlanda in Festa: avevo rotto talmente tanto le scatole ai miei genitori da convincerli, per esasperazione, ad accompagnarmi sino al teatro Geox di Padova. Purtroppo però, non trovai bancarelle con gadget o musica al vivo.. certo, eravamo andati nella tarda mattinata di domenica ma, il solo vedere le bandiere delle contee e udire la musica tipica sparata a bomba dalle casse.. beh, mi aveva reso la ragazza più felice del mondo. Tuttavia, dovettero passare almeno una decina d'anni prima di rimanere letteralmente affascinata da un altro evento: la Tarvisium Celtica.
Ogni anno quando arriva luglio, man mano che i giorni scorrono, entro in uno stato di fibrillazione crescente che mi accompagna sino alla fatidica data: l'inizio della Tarvisium Celtica. Nato nel 2005, grazie al Clan del Toro, questo festival ha l'obiettivo di far conoscere le tradizioni celtiche attraverso musica, danze, rituali, rievocazioni, laboratori e moltissimo altro, rivolto a grandi e piccini.
Fin dal primo istante, quello in cui oltrepassi i cancelli d'ingresso al parco, sei conscio di dover abbandonare ogni pensiero accumulato nel corso della settimana, per godere appieno dell'atmosfera che inizia a circondarti. La musica di flauti, tamburi, violini e cornamuse ti avvolgono in un abbraccio mentre il delizioso profumo di prelibatezze culinarie aleggiano per l'intero campo. Nemmeno cinque minuti e la frenesia della vita urbana viene lasciata alle spalle, senza alcun pensiero o remora. Il viaggio nella cultura celtica ha inizio!
Lungo il sentiero principale si trovano bancarelle multicolori in cui artigiani del legno, della pelle e del metallo mostrano la loro arte e, credetemi, se cercate qualche monile da regalare (o regalarvi) l’imbarazzo della scelta non manca di certo. Gironzolando, non si può mancare di sostare al banco dell’idromele, quella dolce bevanda che, per chi la gradisce, rinfresca anima e corpo anche nella giornata più assolata. Le attività per grandi e piccini sono davvero molte e, nonostante il desiderio di provarle tutte, occorre fare delle scelte. Ma cosa troviamo? Come vi dicevo la scelta è vasta e, attraversando il campo di tende e costruzioni che rispecchiano quelle della vita antica, potrete provare a tirare con l'arco, prendere parte alle didattiche sulla forgiatura del metallo, sulla storia celtica, sulle erbe aromatiche e moltissimo altro. Per quanto mi riguarda, non potrò mai, e dico mai, dimenticare il corso base di Arpa Celtica a cui ho avuto modo di partecipare. Nonostante le imprecisioni e, soprattutto, il timore di sbagliare, sono stata in grado di imparare a suonare il Main Theme di Game of Thrones (non prima di essermi emozionata sin quasi alle lacrime). Che soddisfazione! Un'emozione unica che mi ha fatto tremare le gambe durante l'apprendimento e sorridere per tutto il resto della giornata. Al termine della lezione, rendendomi conto di non essere così imbranata come pensavo e di avere, invece, una certa affinità con l'arpa, ho pensato di continuare i miei studi da autodidatta.
Il tempo scorre così velocemente che è tempo di trovare posto ad uno dei tavoli nell'area ristoro e assaporare qualche manicaretto a base di carne prima di raggiungere il palco principale per gli spettacoli serali. Attraversando nuovamente l'intero campo, ora illuminato da lanterne, luci e fiaccole, si raggiunge la radura in cui trova spazio l'ampio palcoscenico su cui, da lì a pochissimo, si esibiranno i Siegel Senones. Le luci si abbassano, gli spettatori si fanno avanti e i tamburi iniziano a suonare ritmicamente mentre, accompagnati da una cornamusa, le ballerine danzano sinuose. Durante le serate non mancano, come vi dicevo, i rituali del fuoco e, in alcune edizioni, anche quello dell'handfasting, il matrimonio celtico.
Giungendo al termine di questo mio intervento, proverò a rispondere alla domanda posta ad inizio dell'articolo: chi sono i Celti moderni? In un certo qual modo, possiamo dire che tra di essi vi sono anche quelle persone che, amando la storia e le tradizioni, hanno deciso di portare avanti il più possibile gli usi e i costumi di un popolo mettendoli in pratica chi nel quotidiano, chi dando via o partecipando attivamente a manifestazioni volte a tener viva e riscoprire questa cultura.
Nessun commento:
Posta un commento