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domenica 21 aprile 2013

Recensione - Destined

Titolo: Destined
Serie: Wings
Autore: Aprilynne Pike
Editore: Sperling & Kupfer
Genere: young adult, urban fantasy, romance
Pagine: 292 pp.
Anno di Pubblicazione: febbraio 2013
Costo di Copertina: 17.90 euro

Il ballo dell'ultimo anno è finalmente arrivato e Laurel non è mai stata così felice. Ha indossato il suo vestito più elegante e il suo sorriso più bello per trascorrere la serata tra le braccia di David. Per una notte vuole dimenticare tutto, e vivere come se la vita fosse perfetta. Ma, quando Tamani si presenta al ballo insieme con Yuki, la misteriosa ragazza che da qualche mese è in città, le cose si complicano. Non solo perché Laurel è terribilmente gelosa, ma soprattutto perché Yuki nasconde un segreto. Un segreto che potrebbe distruggere Avalon, per sempre. Laurel sa che il futuro del Regno è nelle sue mani, quindi decide di tornare nel mondo delle fate accanto a Tamani. David, però, non è più disposto a lasciarla andare. È pronto a tutto, anche a seguirla nel cuore della battaglia più cruenta, pur di non perderla. Divisa tra due mondi e tra due amori - uno umano e uno immortale -, Laurel sa che deve compiere una scelta. Una scelta definitiva. Perché ormai non c'è più tempo e Avalon sta per cadere in mano a un nemico oscuro e potente. Laurel riuscirà questa volta a trovare il coraggio per realizzare il suo straordinario destino? Rimarrà ad Avalon, nel luogo cui appartiene, o tornerà nella casa dove è cresciuta? E a chi consegnerà finalmente il suo cuore? Ultimo episodio della saga iniziata con "Wings".


Il termine di una saga libresca porta con sé quel sentimento di nostalgia nato dall'aver compreso una regola basilare (e ogni lettore dovrebbe tenere bene a mente): la sola possibilità di ritrovare i personaggi a cui ti sei affezionato/a è quella di rileggere la serie da capo. Ecco, detto questo, posso dire in tutta sincerità che la saga di Wings non mi mancherà affatto. Vediamo il perché ed il per come.

Il terzo capitolo c'aveva lasciato letteralmente in una fase di stallo, a mio parere piuttosto seccante. Al termine del ballo dell'ultimo anno, infatti, Yuki viene catturata ed il suo segreto, la sua natura di Fata d'Inverno, svelato. La narrazione riprende esattamente da qui e, nel giro di una manciata di pagine, subisce un veloce cambio di location. Klea, giunta in "soccorso" di Yuki, intende colpire duramente il regno faerico di Avalon. E' proprio per questo motivo che i buoni (Laurell, Tamani, David e Chelsea) decidono di raggiungere i Cancelli d'Ingresso e riferire a Jamison tutto ciò che sta' accadendo. Ci vorrà davvero poco perché la battaglia per Avalon abbia inizio.

Fatina dei fiori
Come molti di voi sanno, non sono rimasta molto colpita da questa saga. Uno dei problemi principali è stato, almeno dal mio punto di vista, la caratterizzazione e l'evoluzione dei singoli personaggi.
Oltre a non essermi affezionata a nessuno di loro, ho notato (di nuovo) quanto i personaggi principali siano statici nel loro, come dire, "modo di essere". Laurel è, e rimane, la bellissima ragazza fatata che resta passiva davanti alle difficoltà, salvo nelle ultime battute in cui sembra darsi una svegliata (cosa che ho trovato forzata e molto in stile "E' la protagonista e da lei ci si aspetta un'atto risolutore/eroico/ecc"). Stessa cosa vale per Tamani che rimane ancorato al suo essere Sentinella e Protettore dell'amata. Si salva, in qualche modo, David (ho notato un cambiamento abbastanza evidente).
Ancora una volta, il personaggio di Yuki (come del resto le altre Fate d'Inverno) non viene sviluppato del tutto, mancando di incisività. Buono il background che porta Klea ad odiare la società di Avalon, anche se  un po' "sbrigativo".

La vicenda narrata copre un arco temporale di sole 24 ore e, non lo nego, la scelta m'ha lasciata in dubbio. Nel senso che, durante la lettura, si ha in realtà l'impressione che il tempo sia molto più lungo. Inoltre, il rapido susseguirsi di avvenimenti, durante la battaglia, crea una sorta di confusione e disordine nel lettore.

Una lettura d'evasione, nel complesso, piacevole (presumo possa essere maggiormente apprezzata dalle adolescenti) e con un finale che può lasciare l'amaro in bocca a molti. Termino riallacciandomi a quanto scritto inizialmente. Diversamente da molte altre saghe (vedi Harry Potter, Hunger Games, Lotr, la Trilogia delle Gemme, ecc), non proverò alcuna sorta di malinconia derivata dalla conclusione di questa.


### ATTENZIONE! Segue blablareggio a ruota libera ###

Sinceramente sono arrabbiata con l'autrice! Nonostante la scelta della protagonista, per altro scontata fin dal primo romanzo, ricada su Tamani, non capisco perché si sia accanita così tanto con David (e in un caso pure con Chelsea). Dopo aver avuto la sfortuna di innamorarsi di una fata (che lo scarica), aver accettato coraggiosamente di estrarre Excalibur (che gli creerà dipendenza e una sorta di complesso d'onnipotenza) e combattere una guerra non sua, vi sembra giusto? A me no, per nulla.
Vogliamo parlare del discorsetto che Tamani fa a Chelsea nelle prime pagine? Quel bel discorsetto cuore a cuore in cui, in pratica, il bel fatino rivela alla ragazza che, in ogni caso, non avrà alcuna possibilità di avere il cuore di David. Perché? Semplicemente perché David vedrà Laurel come la più bella ragazza del mondo. Se questo è indorare la pillola, a poco servono le frasi comprensive che la precedono.
Tirando le somme, a rimetterci è solo David che si vedrà costretto a bere un filtro cancella-ricordi per potersi sposare e trattare Rose come merita. Infatti, Tamani, nonostante abbia perso Shar e la sorella, vive felicemente con la donna che ama; Chelsea s'è sposata Jason (il ragazzo che aveva invitato al ballo e che poi aveva scaricato per David) ed ha una figlia. Ecco, Laurel cosa c'ha rimesso? Nulla di nulla, è praticamente passata indenne in confronto. Quindi, nonostante sia Team Tamani, non posso non provare un po' d'amarezza per la sorte toccata allo sfortunato spasimante umano.
Durante la lettura mi sono accorta di una similitudine, non molto velata, tra l'Albero Mondo creato dalla Pike e l'Albero delle Anime del film, campione d'incassi, Avatar. Non dico che ci sia stato un copia-incolla (anche perché è risaputo che nella tradizione celtica, e non solo, gli alberi rappresentano la conoscenza), però bisogna ammettere che le caratteristiche sono molto vicine tra loro. Ok, credo di aver finito la mia polemica e di spoilerare tutto. Fatemi sapere la vostra a riguardo ^.*


Consigliato: si
Tempo di lettura: 2 giorni
Canzone consigliata: "The boy is mine" di Brendy & Monica


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