lunedì 18 febbraio 2013

"Enelsin Artigton e la Petra Regia" Blog Tour, 4^ Tappa


Il mio piccolo angolino di mondo ha il piacere di ospitare, a poca distanza dal precedente, la tappa di un blog tour dedicato ad un romanzo italiano. Eccovi la quarta tappa dedicata a "Enelsin Artigton e la Petra Regia", romanzo d'esordio di Annarita Pizzo.

Annarita Pizzo è nata ad Albenga, dove attualmente risiede, nel 1974. Dopo aver terminato gli studi classici, ha lavorato nell'azienda floricola di famiglia per una quindicina di anni. Attualmente è operatore socio-sanitario.

Titolo: Enelsin Artigton e la Petra Regia
Autore: Annarita Pizzo
ISBN: 978-88-567-5126-0 
Pagine: 380 pp.
Costo di copertina:  19,50
Editore: Albatros
Anno di pubblicazione: 2011

Molti sono i mutamenti che si stanno verificando nel mondo magico, e non certo positivi: la Petra Regia, fonte di ogni magia e da sempre garante della giustizia e del buon governo, è stata scavalcata dalle leggi umane, che, manipolate a uso e privilegio di pochi, sono divenute lo strumento principale di una pericolosa lotta per il potere. Dopo la sua morte Lord Robert Wilder lascia ad Adrian, figlio del suo amico più caro Sidonio e Custode della Lumerpa, una pergamena molto antica, ritrovata in una abbazia, che potrebbe costituire l'unica salvezza per chi ha ancora a cuore il destino del mondo; essa contiene infatti una misteriosa profezia che riguarda il Prescelto, colui che solo potrà opporsi alle forze malvagie che stanno tramando per ottenere il potere. Allo stesso tempo, però, è necessario che la pergamena non cada nelle mani sbagliate, perché diverrebbe l'arma strategica con cui il Perfidus potrebbe schiacciare definitivamente gli ultimi suoi oppositori.

"La brezza mattutina le sfiorava i capelli, rendendola ancora più bella di quanto già non fosse nei suoi ricordi di bambino, mentre lo abbracciava e lo stringeva a sé la sua collana, con il ciondolo a forma di cuore, rifrangeva la luce de sole in un arcobaleno di colori".

Qui di seguito, vi lascio con una bella sorpresa per questa tappa. Continuate a leggere ^.*.


Articolo tratto dalla decima pagina del “Lycopodium Magicus” dal titolo “Incontro con Malcom Sky”:


…Oggi “La Botte d’Oro”, locanda più famosa di Bradford, è praticamente deserta. A parte il nano dietro al bancone ed un mago di mezza età seduto in fondo, non c’è nessuno oltre a me e al mio interlocutore Malcom Sky. Il palifico segnarimedi, l’orologio magico al centro della stanza rettangolare rintocca le venti ricordando l’unguento più adatto per guarire dal morso di cerasta.
«Benvenuto, sono molto lieta di poter scambiare due chiacchere con te» esordisco così mentre il mago, seduto difronte a me, non fa che starnutire a causa della polvere a cui è allergico.
«Ehm, grazie a te per avermi contattato…eccchiùùù…» risponde asciugandosi con un fazzoletto.
«Dunque, volevo chiederti se hai mai più visto Adrian Artigton: ormai è latitante da vent’anni e, di certo, il Perfidus non aspetta altro che scoprire il luogo dove si nasconde. Visto che, insieme ad Alan Freius, sei uno dei suoi più cari amici probabilmente saprai dove si trova, è esatto?».
Malcom mi guarda con i suoi profondi occhi scuri e, un po’ confuso, inizia a balbettare «Beh, ovviamente no e, se anche lo sapessi non te lo direi di certo!».
Mi è stato riferito che non sia molto arguto e gioco su questo per cercare di spillargli qualche informazione utile «Che peccato! Dunque non puoi rivelarmi nulla di interessante. Non credo davvero possibile che il Custode non abbia cercato di mettersi in contatto con te o tu con lui durante tutto questo tempo» sospiro quasi avvilito.
«In effetti l’ho rivisto una sola volta dieci anni fa, durante il Prominatus di Lord Trevis e mi ha dato questa…» risponde, tirando fuori dalla tasca interna del mantello nero in cui è avvolto, una bussoramosa, molto più piccola di quelle normalmente in commercio brevettate da Sibenio.
Spalanco gli occhi incuriosita «Non ne ho mai vista una simile. Posso?» gli chiedo facendo cenno di volerla prendere in mano per osservarla più da vicino.
«Sì, certo; ma con cautela perché non so ancora bene come funzioni ed ha un grandissimo valore affettivo per me».
Una volta in mio possesso, osservo il coperchio liscio, poi l’apro e guardo gli anelli che la caratterizzano e, nel momento in cui cerco di capire come usarla, Malcom allunga la mano e se la riprende per riporla accuratamente al suo posto.
«Mi dispiace, ma è troppo importante per me. Come ti ho detto da allora non l’ho mai più visto e mi manca tanto, come un fratello, siamo cresciuti insieme io, lui ed Alan» si ferma un attimo evidentemente commosso.
«A proposito, come mai non è venuto anche lui? So che siete inseparabili»
«In effetti è così, ma è malato ed ha preferito restarsene a casa» mi risponde diventando tutto rosso, segno che stia mentendo.
«Mi dispiace, spero nulla di grave. Sarà per la prossima volta» controbatto proprio mentre un altro sonoro starnuto copre la mia voce «Ehm, tu sai di qualche novità? Avrai notato gli strani mutamenti della Luna di quest’ultimo mese e ti sarai fatto una tua idea di quello che sta succedendo»
«Non saprei, in effetti non ne ho la più pallida idea. Forse c’entra qualcosa Madame Venti…» mi risponde quasi stesse pensando a voce alta.
« Madame Venti…? Cosa vuoi dire?»
«Nulla! Scusami, si è fatto tardi e devo proprio andare» si alza di scatto ed esce di corsa, lasciandomi confusa e perplessa.
Pago il conto e me ne vado pensando che forse si riferisce a Madame Ventimille, vedova di Lord Robert Wilder o forse ho capito male e sto solo fantasticando…


                                                                                                                  Veronica Vallent
                                                                                                                   Redattore Capo


Le Tappe del Tour

Quinta tappa: http://locandalibri.blogspot.it/ 24.02.2013

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