Buongiorno miei cari Folletti, negli ultimi mesi (complice lockdown e restrizioni varie) ho fatto davvero una scorpacciata tra serie, film e anime. Purtroppo, come al solito, non riesco a darvi il mio parere immediato ma, alle volte è anche un bene. Infatti, posso riguardare qualche episodio, valutare a mente lucida i pro e i contro del girato, ecc. In questo articoletto vi farò conoscere quattro serie targate Netflix: Pretty Tiny Things, Città Invisibile e Gli Irregolari di Baker Street.
Appartengo a quella generazione cresciuta con film sul ballo quali
Dirty Dancing,
A time for dancing,
Il ritmo del successo,
Footloose,
Billy Elliot e
Ti va di ballare? e che molto più tardi ha avuto modo di veder scoppiare la StepUp mania. Film di questo genere mi sono sempre piaciucchiati (sì, in alcuni casi, ho imparato anche dei passi ma, qui lo dico e qui lo nego) e quando vedo qualche nuova uscita non posso lasciar correre: devo guardare, per curiosità.
Tiny Pretty Things è una di quelle serie che, sebbene l'ambiente sia diverso,
ricorda le dinamiche alla Pretty Little Liars. L'ambiente della danza classica non è di certo "rose e fiori" e la nostra protagonista avrà presto a che fare con ambizioni, amori, sospetti e molto altro ancora.
Sinceramente non sono riuscita ad empatizzare con alcun personaggio e la trama in certi punti era prevedibile, tuttavia l'ho trovato un prodotto abbastanza godibile anche se non chissà quale rivelazione. Ripeto, se avete apprezzato le atmosfere alla Pretty Little Liars allora ve lo consiglio.
Voliamo in Brasile alla volta di Rio de Janeiro ad incontrare un agente della polizia ambientale che farà perdere la testa a più di una spettatrice. Eric indaga con non poca determinazione sulla morte della giovane moglie. Ben presto si renderà conto che nulla è come sembra e che non è poi così difficile incrociare il cammino con esseri leggendari. Devo dire che mi ha davvero stupito, non pensavo potesse coinvolgermi così tanto e invece.. sono stata davvero felice di aver scoperto questa serie (spero in una seconda stagione) e, con essa, alcune figure del folklore brasiliano che non conoscevo!
C'è tutto ciò che si più chiedere ad una serie di questo genere: mistero, colpi di scena, sovrannaturale, indagini e, cosa che non mi dispiace, un protagonista con cui gustarsi l'occhio.
Non nego di aver atteso questa serie con un hype incredibilmente alto fin dal rilascio del trailer che sembrava, sono sincera, promettere mari e monti. Sì, già dall'incipit del mio commento potete dedurre che non mi sia particolarmente piaciuta questa prima stagione. Cinque ragazzi adolescenti che, ingaggiati dal dottor Watson, indagano su strani avvenimenti sovrannaturali nella Londra Vittoriana getta le basi per una serie che,
nonostante l'ambientazione da me amata e la buona idea di partenza, sembra non riuscire a decollare del tutto. Probabilmente mi aspettavo di più, molto di più, e magari sono io ad essere troppo puntigliosa ma, credo che per godersi questo prodotto bisogna togliersi dalla testa un qualsiasi tipo di collegamento ai personaggi canonici di Sir Arthur Conan Doyle. Se pensiamo dunque ad una sorta di universo parallelo (alla Rick & Morty per capirsi) in cui abbiamo una diversa chiave di lettura di determinati personaggi, allora credo che possa essere apprezzata maggiormente. Certo è che il progetto di
The Irregulars era ambizioso. Consigliato ma
non createvi aspettative troppo alte.
E voi, avete già visto questi film e la serie tv? Fatemi sapere cosa ne pensate lasciando un commento qui sotto e, se vi va, consigliatemi pure le vostre pellicole preferite ^-^
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