Autore: Jane Austen
Genere: romance
Editore: Newton Compton
Pagine: 256 pp.
Anno di Pubblicazione:
Costo di copertina: 5,00 euro
"Orgoglio e pregiudizio" è uno dei primi romanzi di Jane Austen. La scrittrice lo iniziò a ventun anni; il libro, rifiutato da un editore londinese, rimase in un cassetto fino alla sua pubblicazione anonima nel 1813, e da allora è considerato tra i più importanti romanzi della letteratura inglese. È la storia delle cinque sorelle Bennet e dei loro corteggiatori, con al centro il romantico contrasto tra l'adorabile e capricciosa Elizabeth e l'altezzoso Darcy; lo spirito di osservazione implacabile e quasi cinico, lo studio arguto dei caratteri, la satira delle vanità e delle debolezze della vita domestica, fanno di questo romanzo una delle più efficaci e indimenticabili commedie di costume del periodo Regency inglese.
E' un classico della letteratura inglese. Alzi la mano chi di voi non ha mai letto, o visto, "Orgoglio e Pregiudizio". Io, ormai, ho perso il conto delle volte che, comodamente distesa sul divano, ne ho gustato la trasposizione più recente. Ma non parliamo del film...parliamo del romanzo!
« It is a truth universally acknowledged,
that a single man in possession of a good fortune,
must be in want of a wife »
Scritto tra il 1796 e il 1797, "Orgoglio e Pregiudizio" venne sottoposto, per la prima volta, ad un editore con un titolo ben diverso e che, sono sicura, molti di voi conosceranno: "Prime Impressioni". Tuttavia, non ci fu alcun esito positivo. Nel gennaio del 1813, viene pubblicato dopo una rivisitazione da parte dell'autrice. Il nuovo titolo mette subito in evidenza i temi trattati: l'orgoglio di Mr. Darcy e il pregiudizio di Elizabeth Bennet.
La vita della famiglia Bennet, composta dai genitori e dalle cinque figlie, viene animata dalla notizia dell'arrivo, nel "vicinato", di un gentiluomo. Mr. Bingley, un giovane e ricco scapolo, ha appena acquistato la dimora di Netherfield in cui si è trasferito con le due sorelle e un amico. La notizia suscita in Mrs. Bennet una frenesia da "dobbiamo accalappiarlo" che dimostrerà al lettore quanto, perdonatemi il termine, insulsa sia. La signora, infatti, ha un unico pensiero: vuole vedere tutte e cinque le figlie fare matrimoni convenienti. E' con questa idea in testa che inizia fin da subito a suggerire al consorte di presentarsi al gentiluomo. Mr. Bennet, diversamente dalla moglie, è una persona riflessiva ed intelligente. In alcune parti notiamo il suo sarcasmo e l'ironia mossa nei confronti degli atteggiamenti della moglie e di alcune delle figlie.
Spesso, leggendo e rileggendo il romanzo, mi chiedo come possano essersi "incontrati" Mr. e Mrs. Bennet. Mah...
Il primo incontro tra i due protagonisti avviene ad un ballo organizzato da Mr. Lucas. Qui, Jane attira l'attenzione di Mr. Bingley mentre Elizabeth si fa' una prima idea sull'amico del gentiluomo. Mr. Darcy appare subito come il classico damerino che pensa, forse per la sua elevazione sociale, di essere migliore degli altri (e non ci vuole molto tempo prima che gli invitati lo additano come un uomo orgoglioso e presuntuoso). Durante la narrazione, a mio parere molto equilibrata (non ci sono eccessive descrizioni lunghe e noiose) tra parte descrittiva e parlata, le prime impressioni di entrambi i protagonisti si trasformano, nonostante le molte differenze sociali e lo stesso livello d'orgoglio (forse Mr. Darcy è un tantino di più).
In un clima permeato dalla presenza di sorelle-oche, bellimbusti in divisa, un cugino inquietante ereditario di casa Bennet (ma non poteva chiedere la mano di Mary?? li avrei visti molto bene insieme) e una Duchessa che, a mio parere, dovrebbe farsi i fatti suoi invece che quelli del nipote, ecco prender vita una delle storie più romantiche del panorama letterario inglese dell'Ottocento. Inutile che vi dica quanto mi sia piaciuto. Lo stile narrativo della Austen, scorrevole e provvisto di ironia nei confronti dei luoghi comuni dell'epoca, risulta molto piacevole e di facile comprensione.
Canzone consigliata: "Turn me on" di Norah Jones
Nessun commento:
Posta un commento