venerdì 25 gennaio 2013

Recensione - Quasi Tenebra (Lover Eternal)

Titolo: Quasi Tenebra (Lover Eternal)
Autore: J.R. Ward
Editore: Rizzoli
Genere: urban fantasy, romance
Pagine: 444 pp.
Anno di Pubblicazione: 2010
Costo di copertina: 3,90 euro
Nella città di Caldwell ci sono uomini che hanno sacrificato il cuore e l'anima a un'entità malvagia, l'Omega. In cambio hanno ottenuto l'eterna giovinezza e una missione: sterminare tutti i vampiri che da secoli popolano la città. Per difendersi dalla voglia di morte dei lesser, i vampiri più forti e coraggiosi si sono riuniti nella Confraternita del Pugnale Nero. Mary ha trent'anni, è umana e non sa nulla della guerra che insanguina Caldwell. Non sa nemmeno che Rhage, occhi verdi, corpo perfetto, è uno di quei vampiri guerrieri, segnato da una maledizione che lo trasforma in un mostro terrificante ogni volta che perde il controllo. Ma tra Mary e Rhage scoppia un amore irresistibile, più forte delle leggi che impediscono a un vampiro di amare un'umana, più forte della malattia che ha di nuovo colpito Mary. L'amore potrà sconfiggere la morte?


A mesi di distanza dalla lettura del primo capitolo della Confraternita del Pugnale Nero, eccomi a recensirvi anche il secondo. Ancora una volta devo ringraziare le ragazze del gruppo di lettura che l'hanno votato come romanzo da leggere a gennaio. Ok, avrei dovuto leggere di volta in volta otto capitoli ma, perdonate la mia curiosità, non ho resistito e l'ho ultimato nel giro di pochissimo. Premesso questo, passo a darvi il mio parere.

A Caldwell, nello Stato di New York, la lotta tra i vampiri della Confraternita del Pugnale Nero e i Lesser (umani che hanno venduto la loro anima all'Omega) continua senza esclusione di colpi. In questo clima uno dei fratelli, Rhage, trova lo sfogo per tenere a bada la Bestia dentro di lui. Maledetto dalla Vergine Scriba, Hollywood (questo il soprannome datogli dagli altri guerrieri) ha solo due modi per evitare che la Bestia prenda il sopravvento: fare a botte o scaricarsi col sesso. La sua vita cambia quando incontra Mary, una giovane donna la cui vita non può essere definita "una passeggiata".

Cover originale
La coppia protagonista di questo secondo episodio della saga è formata da Rhage e Mary. Già visto nel primo libro, Rhage è il classico dongiovanni dal fisico mozzafiato, degno delle riviste di moda, che fa girare la testa ad ogni donna (umana e non). Tuttavia, dietro la facciata di sciupa femmine incallito, si cela un vampiro che soffre questa situazione perché costretto a comportarsi in questo modo. Quando incontra Mary rimane totalmente preso dall'umana che, grazie a lei, capirà quanto vuota sia la sua vita.
Mary, come già anticipato, è una donna umana la cui vita ha riservato parecchie sofferenze: prima la morte della madre per una lunga malattia e poi la scoperta di avere la leucemia. E', tuttavia, una donna forte e molto altruista (vedesi come cerca di aiutare John). Vedendo come la malattia abbia trasformato il suo corpo, non riesce a capire cosa possa trovarci in lei Rhage.

Tra uno scontro e l'altro, la "relazione" tra i due viene messa a dura prova soprattutto dall'insicurezza di Mary nei confronti delle attenzioni del bel vampiro. Rhage si troverà più volte ad affrontare il problema, chiedendo alla donna di fidarsi e, soprattutto, di non farsi carico di tutto quello che comporta la sua malattia, perché non è più sola. La storia d'amore tra i due è costellata da scene toccanti che commuovono (ok, altra riprova che sotto la mia scorza dura c'è del tenero) e da altre più passionali che non cadono mai nel volgare.

Una scena che ho adorato è quella che vede protagonista Zsadist cantare al capezzale di un Rhage ferito dopo il Ritho. Inoltre, viene presentato un nuovo personaggio: John Matthews, un giovane vampiro che deve ancora subire la transizione. Non lo nego, mi piace moltissimo! Ah, un piccolo commentino: è facilmente intuibile da chi sarà formata la coppia protagonista del prossimo romanzo.

J.R. Ward riesce a sorprendermi ancora una volta e, sono quasi certa, continuerà a farlo anche coi prossimi episodi che leggerò (beh, ho quasi ultimato il terzo ^^). Il romanzo è scorrevole, piacevole e, cosa non da poco, le scene d'amore (o comunque più leggere) e quelle delle lotte sono ben razionate lungo tutta la durata della vicenda. Non è alta letteratura ma, non lo negherò, mi ha tenuta incollata alle sue pagine sino alla fine.

Consigliato: si
Tempo di lettura:  3 giorni
Canzone consigliata: "Come to life" di Marie Digby

1 commento:

  1. Ciao!
    La Ward mi piace moltissimo! Seguo con piacere questa serie e, come hai scritto, riesce sempre a sorprendere.
    Sono curiosa di leggere la tua recensione del prossimo, perché il libro di Zsadist rimane per ora il mio preferito. ^^

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