lunedì 1 ottobre 2012

Recensione - Il canto della rivolta

Titolo: Il canto della rivolta
Autore: Suzanne Collins
Genere: young adult, sci-fi
Editore: Mondadori
Collana: Chrysalide
Pagine: 419 pp.
Anno di Pubblicazione: 2012
Costo di copertina: 17,00 euro

Contro ogni previsione, Katniss Everdeen è sopravvissuta all'Arena degli Hunger Games. Due volte. Ora vive in una bella casa, nel Distretto 12, con sua madre e la sorella Prim. E sta per sposarsi. Sarà una cerimonia bellissima, e Katniss indosserà un abito meraviglioso. Sembra un sogno... Invece è un incubo. Katniss è in pericolo. E con lei tutti coloro a cui vuole bene. Tutti coloro che le sono vicini. Tutti gli abitanti del Distretto. Perché la sua ultima vittoria ha offeso le alte sfere, a Capitol City. E il presidente Snow ha giurato vendetta. Comincia la guerra. Quella vera. Al cui confronto l'Arena sembrerà una passeggiata.

Ogni volta che una saga finisce è inevitabile provare quel sentimento molto simile all'abbandono. La fine della trilogia degli Hunger Games non è stata, di certo, l'eccezione alla regola. Non solo m'è dispiaciuto ma, avrò qualche difficoltà a riprendermi del tutto dopo la lettura de "Il canto della rivolta".
Quest'ultimo capitolo riprende da dove c'aveva lasciati "La ragazza di fuoco". Quindi, trovo doveroso un piccolo riassuntino.

Katniss e Peeta sono ritornati nell'Arena per disputare un'edizione speciale degli Hunger Games della Memoria. Gettati nella mischia assieme ad altri vincitori dei giochi, ben presto comprendono il meccanismo del campo in cui si trovano e, allenandosi con altri tributi, riescono a far saltare il sistema di Capitol City. Durante il parapiglia finale, Katniss viene prelevata dall'Arena dall'overcraft dei ribelli e Peeta viene catturato da Capitol City.

In questo ultimo capitolo troviamo Katniss alle prese con le conseguenze delle sue azioni avvenute durante i Giochi della Memoria nell'Arena. La sua sopravvivenza, l'aver fatto crollare il sistema e la credibilità di Capitol City e del Presidente Snow, ha portato alla distruzione del Distretto 12. I sopravvissuti, messi in salvo grazie a Gale, si sono rifugiati nel Distretto 13, ricostruito e progredito nel sottosuolo. I ribelli bramano di combattere contro Capitol City, cercando di portare più distretti dalla propria parte, e usando Katniss come leva per smuovere il popolo.

Se nei primi due capitoli della trilogia Katniss non mi piaceva, in quest'ultimo le cose, ahimè, non sono cambiate. Sì, è forte, determinata e le esperienze ne hanno plasmato il carattere, tuttavia non riesco proprio a farmela piacere. Sembra non provare più nulla, per nessuno, e l'ultimo capitolo è inequivocabile. Mi ha lasciato davvero malissimo. Peeta, al contrario, è stato nuovamente una sorpresa. Ditemi, chi di voi s'aspettava il suo radicale cambiamento? Fantastica la scena del ricongiungimento tra lui e Katniss. Gale. Vale lo stesso discorso fatto per la protagonista: non mi piace proprio. Gli sviluppi in questo libro me l'hanno reso ancor più insopportabile. Povero Finnick! Non mi riprenderò più. E' stato un vero colpo. Non ci volevo credere, tanto che sono stata costretta a ritornare indietro e leggere di nuovo quella scena. Ok, non faccio più spoiler, lo prometto.

I contenuti sono molto buoni e abbastanza originali da non essere noiosi. Anche le scene di guerriglia sono ben descritte anche se, in certi punti, un tantino lente. La dipartita di "qualcuno ai vertici di qualcosa" mi ha fatta ridere a crepapelle come non mai (strano, nonostante la scena dovesse essere tragica).

Concludo. Un romanzo ben strutturato, veloce ed avvincente tanto da tenermi incollata alle sue pagine. Lo stile dell'autrice è semplice, nessun fronzolo, proprio come i capitolo precedenti. Unica pecca, a mio avviso, è il finale. L'ho trovato un po' troppo "sbrigativo", buttato lì tanto per concludere la trilogia. Inoltre, lo ripeto, mi ha lasciata con un senso di tristezza assurdo che ha fatto perdere ulteriori punti a Katniss (chi l'ha letto sa' di cosa parlo ^^).

Consigliato: si
Tempo di lettura: 3 giorni
Canzone consigliata: "Tallulah" dei Sonata Arctica


2 commenti:

  1. la cosa che mi è piaciuta dei questa trilogia è che è un crescendo...
    come harry potter può accompagnare la crescita di qualcuno
    parti a 16 anni leggendo il primo e a 18 sei pronto per fare la rivoluzione finito il 3zo

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    Risposte
    1. Sì, concordo con te. La cosa che mi lascia un po' perplessa è vedere questa trilogia, quasi sempre, stipata nella sezione 'ragazzi' delle librerie accanto a Faery Oak (o comunque poco distante).

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