domenica 17 febbraio 2013

Book-to-Movie - Lo Hobbit. Un viaggio inaspettato

La rubrica dedicata ai romanzi divenuti film e serie tv
in uscita ogni domenica solo su Over The Hills And Far Away


Buonasera Folletti belli!
Tanto per cambiare non sono più riuscita a postare questa rubrica come m'ero proposta a dicembre. In verità, avevo in mente di girare un video con la mia opinione del film ma non ce l'ho fatta. Beh, a dirvela tutta, ho girato un paio di video che, nonostante i nomignoli affibbiati agli attori e le digressioni varie, mi sono vergognata a montare sul canale del blog (credo che, prima o poi, romperò il ghiaccio facendomi spalleggiare da un'amica con una videotag). Quindi, eccomi qui a mettere per iscritto le impressioni avute prima, durante e dopo la visione di The Hobbit – Unexpected Journey.

Locandina del film
Già poco dopo l'uscita dell'ultimo capitolo, tra il 2003 e il 2004, della trilogia cinematografica de Il Signore degli Anelli, si parlò di un possibile progetto atto alla traspozione dell'opera di J.R.R. Tolkien, Lo Hobbit. Tuttavia, il progetto si arrestò a causa di una grana legale tra la New Line e Peter Jackson. Le voci di un nuovo progetto cinematografico hanno iniziato a girare nel 2008 con la “nomina” di Guillermo Del Toro (famoso per Il labirinto del Fauno e le pellicole di Hellboy) alla regia. Il progetto iniziale, ripreso infine da Jackson nel 2010 (Del Toro si lamentò per i ritardi nelle riprese a causa dei problemi finanziari della MGM), prevedeva lo “spezzare” il romanzo in due film. Come ben sapete, alla fine della fiera, è stato annunciato (e nemmeno molto tempo fa) che la trasposizione si sarebbe avvalsa di un totale di tre lungometraggi: Un viaggio inaspettato (13 dicembre 2012), La desolazione di Smaug (13 dicembre 2013) e Andata e ritorno (18 luglio 2014).

Come moltissimi altri fan di Tolkien, dopo la visione della trilogia, ho subito pensato “Magari girassero anche Lo Hobbit. Sarebbe una figata!”. Tuttavia, quando sono venuta a conoscenza della decisione di trarne una trilogia ho storto parecchio il naso. Cosa avrebbero inserito? Il materiale dato dal romanzo, a mio parere, non era sufficiente a dar vita a due pellicole, figurarsi a tre. La stessa problematica deve essersela posta anche il regista, grande appassionato dei romanzi sulla Terra di Mezzo, vista la sua decisione di inserire “parti e stralci” tratti dalle Appendici de Il Signore degli Anelli. Alla luce di questo, come mi sono rapportata al film dall'annuncio alla visione?

Nonostante fossi piuttosto preoccupata sul come fosse gestita la suddivisione del racconto originale, me la sono cavata con un'attesa snervante all'insegna dello zapping sul web. Spulciavo i vari siti di cinema cercando notizie, immagini e video, riguardanti il cast ed il film come, a sua volta, feci con l'uscita della trilogia di Lotr. In più, un mesetto prima dell'uscita nelle nostre sale, mi ritrovai ad acquistare il romanzo (che non avevo mai avuto modo di leggere), immergendomi quasi subito nella sua lettura.

Quando, a gennaio, riuscii a vedere il film, la mia lettura si era fermata giusto, giusto, allo stacco decretato dalla pellicola (continuo a pensare che sia stata pura e semplice fortuna ^^). Quindi, la mia mente era bella pronta per fare confronti e muovere, tra me e me, eventuali critiche.

Diciamo che, generalmente parlando, Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato mi è piaciuto abbastanza. Non è da paragonare alla precedente trilogia di Peter Jackson ma, tutto sommato, le ore sono piacevolmente volate.
Ho trovato davvero ottima l'idea di inserire la narrazione all'interno della cornice rappresentata dal giorno della festa di compleanno di Bilbo, conosciuta da tutti coloro che hanno avuto modo di vedere anche solo la trasposizione di Lotr. In questo modo, peraltro molto efficace, gli spettatori comprendono che la storia de Lo Hobbit si svolge nel passato ed è, quindi, il prequel che porterà all'avventura di Frodo. Queste prime scene sono risultate un po' lente, almeno fino alla comparsa della compagnia di nani capeggiata da Thorin Scudodiquercia (emozionante la scena in cui intonano la canzone “Misty Mountain Cold”, l'adoro).
Bilbo, Thorin, Kili e Fili
Il cast mi è piaciuto fin da subito e, sinceramente, ho trovato davvero azzeccate le scelte di Martin Freeman e Richard Armitage per i ruoli di Bilbo e Thorin. Trovo che entrambi abbiano un'espressività ed una capacità di far loro i personaggi davvero splendida. Tanto di cappello anche a tutti gli altri attori che hanno dato volto ai nani, a Radagast (mi è piaciuto davvero molto) e a Thranduil (Lee Pace). Ovviamente non dimentichiamoci di Hugo Weaving e Ian McKellen. La cosa che mi ha lasciata perplessa, e che ho trovato inutile, è stato il ritrovare i personaggi di Galadriel e Saruman a consiglio da Elrond.
Piccolo appunto sugli effetti speciali. Non sono un'esperta anzi, io e la tecnologia spesso e volentieri non andiamo d'accordo, ma una cosina la posso dire. Ho trovato che il Gollum “moderno” è molto più realistico mentre, purtroppo, gli orchi risultano molto più irreali (almeno mi ha dato quest'impressione, poi posso sempre sbagliarmi).

Vabbè, credo sia il caso di concludere. Mi sono dilungata fin troppo, non trovate? Beh, tirando le somme su questo primo capitolo, posso ritenermi abbastanza soddisfatta: piacevole e, nonostante le licenze (non inizierò a fare l'elenco delle differenze), abbastanza fedele al romanzo.

Giudizio personale complessivo:

14 commenti:

  1. A me è piaciuto molto, però, lo ammetto, non ho ancora letto il libro!! Avrei voluto leggerlo prima di vedere il film, ma mi è mancato il tempo in quel periodo!! Recupererò...tanto mancano ancora le altre parti!!!;)

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    1. Anche perchè ora ho l'ebook grazie a te!!!;)

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    2. Probabilmente è che, solitamente, quando vado a vedere un film di cui ho già letto il romanzo trovo sempre qualcosina che non va ^^ Però, questo primo capitolo della trilogia non è stato male anzi, non mi sono nemmeno accorta delle ore passate ^^

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    3. Ti capisco!! Anch'io ho sempre qualcosa da ridire (è inutile, il libro è sempre meglio del film u.u) a meno che il film sia fatto davvero bene e abbia letto il libro un'eternità prima, in modo da non ricordare i dettagli!!xD

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  2. Ho apprezzato tantissimo questo film, Jackson è un genio. Okay, non ho ancora letto il libro, ma rimedierò. Prima che escano i prossimi due capitoli della trilogia, leggerò il libro. ;-) Promesso!

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    1. Jackson sa fare il suo lavoro, di regista e sceneggiatore. Inoltre, è un appassionato dei romanzi di Tolkien quindi, in un certo senso, tende ad essere il più fedele possibile alla storia originale

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    2. Ho avuto modo di notarlo ne "Il signore degli anelli", infatti! ^__^

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    3. :) quando s'iniziò a vociferare intorno al progetto de "Lo Hobbit" rimasi un po' male nel leggere di Guillermo Del Toro alla regia. Non perché non ne fosse in grado ma, semplicemente, nella mia mente il regista perfetto sarebbe potuto essere solo Jakson (visto i precedenti con Lotr) :)

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  3. Il film è molto bello, non ha le stesse atmosfere del signore degli anelli, ma è ben fatto e piacevole. Quello che mi indispettisce è la divisione in tre giusto per fare più soldi, il libro è breve e due film sarebbero stati più che sufficenti. Quello che mi aspetto è un uso massiccio degli effetti digitali e del 3d che, a parte per il drago, sono inutili.

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    1. Guarda, anch'io ho pensato (e penso tuttora) che alla base della decisione di farne una trilogia ci sia il fattore economico.

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  4. Non ho letto lo Hobbit, ma è sicuramente una delle mie letture future.
    Il film mi è piaciuto moltissimo...peccato non fossi informata del fatto che fosse una trilogia, tanto che quando si è concluso ho provato un certo disappunto! XD
    Anche secondo me sono state molto azzeccate le scelte di Richard Armitage (un Thorin davvero affascinante, tra l'altro..XD) e Martin Freeman, davvero bravi! E in generale mi sono piaciuti i personaggi dei nani, che come popolo è stato visto poco e che invece ho apprezzato molto. ^^

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    1. Ti consiglio, se ti piace Richard Armitage, anche la miniserie in quattro puntate "North & South" della BBC, tratta dall'ominimo romanzo di Elizabeth Gaskell. E' molto bello ^.*

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    2. Oh, me lo segno subito! Grazie del consiglio! ;)

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