venerdì 29 marzo 2013

Recensione - Hybrid. Quel che resta di me

Titolo: Hybrid. Quel che resta di me
Serie: The Hybrid Chronicles
Autore: Kat Zhang
Editore: Giunti Y
Genere: youn adult, distopico
Pagine: 416 pp.
Anno di Pubblicazione: 6 marzo 2013
Costo di Copertina: 14,50 euro


In un futuro distopico, ogni persona nasce con due diverse personalità, due anime. Con il passare del tempo, in modo naturale, l'anima dominante prende il sopravvento e quella recessiva viene dimenticata, scompare come un amico immaginario che ci ha tenuto compagnia solo nell'infanzia. Il sopravvivere delle due anime dopo la pubertà è illegale e visto dalla società come un'aberrazione da correggere. Ma in Addie, nonostante i suoi sedici anni, è ancora presente Eva, la sua seconda anima ancora attiva. È proprio Eva la voce narrante che ci fa vivere le emozioni dal suo punto di vista. Rannicchiata nella mente di Addie, Eva interagisce con l'altra parte di sé: come due vere sorelle si amano, si proteggono, ma possono diventare anche gelose l'una dell'altra. Nonostante tutti i tentativi per difendere e nascondere l'esistenza della debole Eva, il segreto di Addie viene scoperto e le due vengono rinchiuse in un agghiacciante centro per ibridi non resettati. L'unico modo per sopravvivere entrambe è una fuga impossibile.


Probabilmente sarò una delle pochissime lettrici a non aver amato particolarmente questo romanzo, nonostante l'abbia trovato gradevole nella lettura. Ok, vi lascio alla mia piccola analisi.
"Hybrid. Quel che resta di me" è il primo capitolo della trilogia, The Hybrid Chronicles, creata dall'esordiente Kat Zhang. Il racconto, appartenente al genere distopico ya, viene narrato in prima persona da Eva, l'anima "recessiva" di Addie. Sì, avete letto bene: anima recessiva. Ma andiamo con ordine.

In un futuro non così diverso dal nostro, i territori delle Americhe sono chiusi al resto del mondo. Perché, vi state chiedendo? Semplice, gli ibridi rappresentano una seria minaccia per la popolazione stabilizzata. A causa loro sono nati conflitti e si sono combattute guerre sanguinarie. La chiusura delle cosiddette "frontiere" è stata quasi una scelta obbligata. Giustamente vi starete chiedendo chi o cosa siano questi fantomatici ibridi. Dovete sapere che, in questa sorta di ventunesimo secolo alternativo, ogni persona nasce con due anime. Anime che coesistono nello stesso corpo finché, intorno ai 7-10 anni, quella dominante non ne prende pieno possesso provocando la conseguente soppressione della recessiva. Ovviamente ci sono persone che non riescono a stabilizzarsi e sono proprio queste ad essere definite, dal Governo, ibridi. Nessuno sa veramente cosa accade agli ibridi che vengono catturati, ma tutti sanno che li devono temere.

La protagonista di questa storia altri non è che un ibrido. Si chiama Eva ed è l'anima recessiva di Addie. Non vi svelerò i particolari della vicenda narrata, state tranquilli.
Le due ragazze, perché tutto sommato sono due personalità distinte e diverse tra loro, vivono una vita abbastanza normale e in continua allerta per non far cadere la loro maschera. Nessuno sembra accorgersi di nulla tranne Hally e suo fratello Devon, che aiuteranno entrambe a capire cosa vogliono veramente.

La cover originale
Allora, come vi accennavo, non mi ha emozionato particolarmente e i motivi sono molteplici. Probabilmente sono io ad essere diventata un po' troppo esigente nei confronti della narrativa young adult, ma non nascondo di aver avuto gradi aspettative per questo romanzo.
Partiamo dalla trama. L'idea di base non era malvagia, anzi era quasi originale. Sì, ho proprio scritto originale. Non so voi, ma ho riscontrato una sorprendente similitudine con il primo capitolo della trilogia His Dark Materials di Philip Pullman (ovvero, La bussola d'oro). Ok, nella saga abbiamo la presenza dei Daimon (la manifestazione fisica dell'anima di una persona) e non di due anime nello stesso corpo, ma dovete ammettere che c'è una "procedura governativa" che ricorda molto il lavoro degli Ingoiatori (chi l'ha letto sa a cosa mi riferisco).
Altro punto debole è la pseudo storia romantica, scontata fin dall'inizio peraltro, tra due personaggi. Nonostante le storie smielate e melense non siano esattamente il mio genere, avrei preferito qualcosina di più.

I personaggi non sono molto caratterizzati: tutto si riduce ad una semplice descrizione fisica. Si poteva battere un po' di più sulle differenze delle due anime, non solo della protagonista, ma anche di altri ibridi che troviamo lungo la storia. Insomma, l'anima X non muoverà il corpo allo stesso modo della Y (magari ha dei tic o altro).

Non ho nulla da dire sullo stile narrativo della giovane autrice: è semplice e scorrevole. Senza fronzoli o descrizioni troppo articolate. Il lettore potrebbe, in certi punti, confondersi con "quale anima dice/pensa cosa". Ad ogni modo, Hybrid è una lettura piacevole, nonostante mi sia parsa piuttosto lenta nel ritmo. Non ho dato un voto molto alto, ma aspetto di vedere il seguito.

Consigliato: si
Tempo di lettura: 3 giorni
Canzone consigliata: "Nobody's Home" di Avril Lavigne

giovedì 28 marzo 2013

In My Mailbox (58)

Rubrica ideata da Kristi di "The Story Siren".

Buonasera cari i miei bei folletti.
Mentre fuori piove e mamma si prepara ad uscire per andare a cantare, la sottoscritta si trova in una fase di sclero totale. Grazie alla gatta in calore, questa notte non solo ho preso sonno molto tardi, ma ho rischiato una crisi in stile "oh mamma ci sono i ladri"... e tutto per colpa dello spasimante della micia che ha avuto la splendida idea (eh, al cuor non si comanda -.-) di salire sul davanzale e rovesciare i vasi con le piante. Quindi, portate pazienza, ma sono facilmente irritabile. Ok, passiamo all'appuntamento della settimana coi libri acquistati, ricevuti dalle case editrici e/o prestati.


   LIBRI ACQUISTATI  

Sinceramente non ero convinta di prendere il secondo volume dedicato ai libri della saga di Lisa Jane Smith, ma visto che il prezzo era abbordabile mi sono detta "Ma sì, prendiamolo". Il manga qui sotto, invece, l'ho trovato per caso e m'ha subito colpito il titolo (in più è un volume unico, il che non guasta ^^).




   LIBRI RICEVUTI DALLE CASE EDITRICI  

Ringrazio moltissimo la Sperling&Kupfer e la Giunti per avermi spedito una copia di questi due romanzi (e presto potrete leggere la recensione di "Hybrid")



Queste erano le new entry nella mia libreria. Cosa ne pensate? Ne avete già letto qualcuno?

mercoledì 27 marzo 2013

Intervista a... Liliana Marchesi

Buongiorno Folletti,
nonostante la sottoscritta sia un po' giù di corda (lasciamo perdere la motivazione altrimenti se ne esce la mia gemella cattiva, oppure divento verde in stile Theodora U.U), il tempo sembra essere abbastanza decente. Insomma, un timido sole gioca a nascondino con noi, rintanandosi dietro le nuvole. Spero solo che non decida di piovere! Tranquilli, se così fosse, ho intenzione di tenervi compagnia (rompendovi le scatole) con una serie di post. Se si è giù di morale, scrivere è un vero toccasana... Torniamo a noi. Ieri ho avuto il piacere di intervistare la carinissima Liliana Marchesi (i cui romanzi sono ora disponibili anche per Kobo e tutti gli altri lettori). Senza altri giri di valzer eccovi l'intervista!


Ciao Liliana e benvenuta nel mio piccolo angolino.
Ho avuto la fortuna di seguirti fin dal tuo primo romanzo d'esordio, "Harmattan" (la recensione qui), e di conoscerti attraverso i social network. L'idea di questa intervista nasce con lo scopo di permettere ai lettori di conoscerti meglio. 

Molti te l'avranno senz'altro chiesto, quindi prendi la come una domanda rompighiaccio: come ti sei avvicinata alla scrittura?
Prima di tutto ti ringrazio per avermi ospitato nel tuo bellissimo blog e per il sostegno che mi hai sempre dato fin dal mio esordio. Grazieeeeee! E adesso passiamo alla risposta ;) Sai, una volta qualcuno mi disse (e giuro che non ricordo chi), che ognuno di noi decide il proprio destino prima ancora di nascere (questa frase la puoi trovare anche sul mio sito ^_^) e io credo proprio che prima di venire al mondo la mia scelta ricadde sulla scrittura. Ovviamente non lo dico con presunzione, infatti quello che intendo non è "sono nata per scrivere", no. Ciò che intendo dire è che "non posso fare a meno di scrivere". Ti sembrerà assurdo, ma io sono stata l'ultima a rendersi conto del profondo amore per la scrittura. Fin da piccola ogni pretesto era buono per scrivere qualcosa. Una lettera alla mamma, una pagina di diario. Però lo facevo con naturalezza, come se scrivere fosse l'equivalente del respirare. Quando andavo a scuola, nei temi mi dilungavo così tanto che il professore si vedeva costretto a mettermi 6- dicendomi: . Già allora la mia fantasia aveva la meglio. E pensa che quello stesso professore un giorno mi disse che da grande avrei fatto la scrittrice. Ma io ovviamente nemmeno lo ascoltai all'epoca. Presi la mia bella valigia piena di sogni, e partii alla scoperta del mondo. E' stato solo molto tempo dopo che ho capito... Ho capito che il mio continuo sognare ad occhi aperti mondi fantastici e il piacere che provavo nello scrivere anche solo una semplice frase, potevano congiungersi creando un legame armonioso. E così nacque Harmattan! Inizialmente non doveva essere che un semplice racconto da inviare a uno di quei concorsi che si trovano in internet, ma poi i personaggi si sono ribellati e non mi hanno più lasciata andare. 

L'autrice Liliana Marchesi
Una delle maggiori difficoltà affrontate dagli esordienti è quella della pubblicazione del loro lavoro. Tu hai deciso di seguire il tuo sogno auto-pubblicandoti. Ce ne vuoi parlare?
Bè, non ti nascondo che Harmattan è stato spedito a diverse Case Editrici. Quando finii di scriverlo non conoscevo il mondo editoriale e i vari retroscena (non che adesso sia un'autrice navigata... ma rispetto a due anni fa so qualcosina in più ^_^) e mi misi in testa che se non fossi riuscita a pubblicare con una CE, Harmattan sarebbe rimasto dov'era. Le risposte delle Ce cominciarono ad arrivare dopo sole 3 settimane, peccato che in questi contratti di pubblicazione mi venivano chieste ingenti somme di denaro, oppure vi era l'obbligo di acquistare un numero esorbitante di copie. Io conservai le loro lettere (piene di complimenti e note positive... ottime per un'iniezzione di autostima) ma ovviamente non accettai. I miei saldi principi me lo impedirono (per fortuna!) Poi, fu la volta di un'agenzia letteraria che sembrava credere molto nel mio romanzo e, non avendomi chiesto soldi a palate, mi fidai delle loro parole. Ahimè non mi portarono da nessuna parte, così trascorso un anno, iniziai a girare per forum e ad informarmi riguardo all'auto pubblicazione. Non ci crederai ma, in un paio di mesi (meno se teniamo conto del fatto che la maggior parte del mio tempo e delle mie energie le dedico a mio marito, al nostro bellissimo bimbo di quasi 4 anni, alla casa e al lavoro... che presto mi lascerà a piedi) ho imparato ad utilizzare programmi di conversione file, editing di epub, creazione di booktrailer e siti web. Insomma, mi sono rimboccata le maniche e ho fatto fumare il cervello! Alla fine però, sono riuscita ad auto pubblicarmi. Ed ogni singola soddisfazione che ho tratto da questa esperienza, per quanto piccola, mi ha ripagata di tutte le energie, le ore e le lacrime versate per realizzare il mio piccolo sogno. Ovviamente questo è ciò che è accaduto con "Harmattan", perchè la Trilogia del Peccato non ha mai visto nemmeno l'ombra di una Casa Editrice! Ha seguito le orme del suo predecessore senza nemmeno pensarci! Per arrivare al nocciolo della questione (scusa mi sono dilungata troppo), credevo così tanto (e credo ancora) in ciò che avevo fatto che non avevo bisogno di trovare qualcuno che ci credesse al posto mio! ;)

Dopo "Harmattan", hai pubblicato i primi due volumi della Trilogia del Peccato (prossimamente uscirà anche il terzo) riscuotendo un discreto successo tra i lettori. Come ti senti? 
"Harmattan" è stato il mio romanzo d'esordio, colui che ha aperto le danze, e per questo resterà sempre nel mio cuore. Ma la Trilogia... Mentre con "Harmattan" mi ero in un certo senso trattenuta, con la Trilogia mi sono lasciata andare completamente, entrando ancor di più in sintonia con i miei personaggi e con la storia. Ogni commento positivo che ricevo per me è una gran gioia. Come tutti gli scrittori, io scrivo prima di tutto per me, perchè non posso fare a meno di percepire quella sensazione di estremo benessere scorrermi nelle vene. Ma sarei una bugiarda se non ammettessi di scrivere per voi. Voi lettori, in grado di far rivivere i miei personaggi con le vostre emozioni. Io vi adoro!

Rimango in tema "Trilogia del Peccato" (le recensioni ai primi due romanzi qui e qui). Durante la lettura ho potuto notare l'uso di nomi derivanti, non solo dal libro della Genesi come ci si aspetta, anche dalla mitologia egiziana (Seth), ebraica (Lilith) e di origine celtica (Mael). È stata una scelta volontaria per rafforzare la caratterizzazione dei personaggi?
Ora magari ti sconvolgerò... Come quasi ogni nome, luogo o avvenimento, i particolari delle storie che scrivo si materializzano nella mia mente. Non sono io a pensare una decina di nomi per poi sceglierne uno, no. E' il nome che si presenta alla mia porta. La cosa curiosa però, è come questi dettagli, all'apparenza trovati casualmente, si incastrino alla perfezione con gli altri pezzi del puzzle. Lilith infatti, secondo gli antichi ebrei, altro non era che la prima moglie di Adamo e Seth, si dice fosse figlio di Adamo... vedi come tutto ha un senso ^_^ Mentre per Mael... bè, lui non è "Male".

Tutti gli autori hanno un "maestro ispiratore". Hai un modello a cui ti ispiri per stile o genere? Se sì, quale?
Una cosa a cui tengo molto è l'originalità, soprattutto nello stile. Però ci sono autrici con cui mi trovo in sintonia (per un motivo o per l'altro) e che per questo amo leggere. Ad esempio Becca Fitzpatrick, Lauren Kate e Cassandra Clare. Le conoscete? :D

Molte autrici traggono ispirazione dalla musica. Quando scrivi, sei solita avere un po' di musica o ti concentri meglio con la stanza silenziosa?
Io amo la musica! Bastano due note per farmi decollare per il mio mondo incantato. Mentre ascolto le mie canzoni preferite vivo gli istanti più passionali e travolgenti, o tristi e strazianti (a seconda del genere musicale) di uno dei miei romanzi. Però quando scrivo... desidero ascoltare la voce del silenzio.

Ultima domanda. Ti capita mai di parlare coi tuoi personaggi? (sono reduce dalla visione di Miss Potter ^^ e non mi sembra una cosa così strana, anzi ^^)
Ahahah, io non parlo con i miei personaggi. Li vivo! Che è decisamente meglio! Entro dentro di loro e percepisco le loro emozioni come se provenissero dal mio cuore. Sorrido con loro, lotto con loro, gioisco e piango con loro. E quando la notte chiudo gli occhi per dormire... sogno con loro! ^_^

Ti ringrazio moltissimo per la tua disponibilità e schiettezza nell'affrontare questa piccola intervista. Sono davvero felice di avertela fatta! Grazie ancora!
Ovviamente ringrazio anche voi lettori che avete letto tutto quanto senza annoiarvi ^^. Vi lascio con una simpatica iniziativa, creata da Liliana, in vista dell'uscita del terzo ed ultimo capitolo della Trilogia del Peccato

"Se avete letto e amato i primi due capitoli della Trilogia, 
non potete assolutamente perdere l’occasione
di partecipare alla “Pioggia di Pensieri”,
dove protagoniste saranno proprio le Vostre parole! 
Una frase, un pensiero, un’emozione che Vi lega alla Trilogia."
(se vi ho incuriosito, visitate il sito dell'autrice e scoprite l'iniziativa, link)

martedì 19 marzo 2013

Top Ten Tuesday (33)

Rubrica ideata dal blog The Broke and the Bookish

Felice pomeriggio Folletti, eccoci ad una nuovissima puntata di questa rubrica. Ideata dal blog The Broke and the Bookish, la rubrica consiste nel stilare una classifica settimanale (in uscita ogni martedì, salvo imprevisti) su di un argomento specifico. L'argomento della top ten sarà quello utilizzato dal blog ideatore della rubrica di settimana in settimana.

Il tema di questa settimana è...
Top Ten dei libri che ho dovuto acquistare
ma che continuano a rimanere nello scaffale dei non letti


Nuova settimana, nuovo tema. Complice la splendida giornata dal sapore primaverile, la mia voglia di scrivere è alle stelle (meglio approfittarne!). Tornando a noi, oggi vi mostrerò i 10 romanzi che ho dovuto prendere (perché non ne potevo fare a meno) ma che, dalla data d'acquisto, se ne stanno relegati sullo scaffale dedicato ai "libri non letti".

1. Mangia, prega, ama e Giuro che non mi sposo di Elizabeth Gilbert.
Ho acquistato il primo libro sulla scia del successo della trasposizione cinematografica con Julia Robert. Il secondo romanzo è stata una spesa obbligata in quanto sequel. Uhm, credo sia sulla libreria da un paio d'anni (più o meno).

2. Innamorata di un angelo di Federica Bosco.
Ogni tanto, quando mi cade l'occhio, mi chiedo perché mai l'ho acquistato. Forse perché non avevo ancora letto uno ya e paranormal romance di un'autrice italiana o, cosa non così strana, la cover. A distanza di due/tre anni, l'ha letto solo mia zia.

3. La straniera di Diana Galbadon.
Tutto ebbe inizio con l'arrivo a casa di mamma e papà con un romanzo trovato in un mercatino dell'usato. Peccato che fosse il secondo volume di una serie ideata da Diana Galbadon. Così, mi sono messa alla ricerca per i mercatini del primo romanzo. L'ho trovato ed è ancora immacolato dopo quasi quattro anni.

4. Nord e Sud di Elizabeth Gaskell.
Non riuscivo a trovare da nessuna parte il romanzo (scoperto grazie alla miniserie della BBC con Richard Armitage *__*), così mi sono accontentata dell'edizione inglese che non ho ancora toccato. Finalmente, all'uscita della prima edizione italiana (che non sono riuscita a trovare da nessuna parte -.-) sono entrata in possesso dell'ebook. Uhm, non l'ho ancora preso in mano.

5. I cacciatori di vampiri di Colleen Gleason.
Avevo sentito parlare molto di questa saga, ma non riuscivo a decidermi se acquistarne i vari volumi o meno. Alla fine, con mio sommo piacere, è uscita l'edizione nel formato maxi tomo con tutta la saga. Nemmeno a dirlo, non me lo sono lasciata scappare e l'ho acquistato. Anche questo, non letto.

6. Baciata da un angelo di Elizabeth Chandlet.
Acquistata la versione con la raccolta dei primi tre romanzi, alla fine l'ha letto solamente mia zia. Non lo so, non sono più così convinta di volerlo ancora leggere.

7. Torment - Passion - Fallen in love - Rapture di Lauren Kate.
Il primo volume della serie mi è stato regalato per un compleanno e, complice il fatto che è piaciuto a mia zia, ho acquistato anche i successivi. Ho riletto il primo e, sono sicura, prima o dopo riuscirò a leggere anche gli altri.

8. The Host di Stephenie Meyer.
Sull'onda della Twilightmania (però al contrario) ho voluto a tutti i costi comprare questo romanzo per dare una seconda possibilità a Stephenie Meyer. Volevo vedere come se l'era cavata senza i suoi personaggi vampiri scopiazzati (perdonatemi, m'è scappato). Ancora non l'ho letto, ma devo sbrigarmi a farlo visto che uscirà il film a breve.

9. La lotta - La furia - La messa nera di Lisa Jane Smith.
Ho amato la serie de I diari delle streghe e, tra un "no, non sono sicura" e un "ma sì, dai è una bella serie", mi sono lanciata nell'avventura della serie coi fratelli Salvatore. Non volendo spendere una montagna di soldi, ho atteso l'uscita del primo volume contenente i primi quattro romanzi. Sono riuscita a leggerne solamente uno.

10. Iris di Maurizio Temporin.
Un'intera serie che prendo in mano dicendomi "la leggi e la finisci", ma non riesco a farlo. Ho acquistato i due volumi conclusivi della trilogia ma non li ho proprio presi in mano. Spero di farlo presto.

E voi, avete libri che non avete ancora letto da quando li avete acquistati? Spero di non essere l'unica... altrimenti mi sentirò come Rebecca Bloomwood di I love shopping ma coi libri ^^.

Recensione - Selvaggia i Chiaroscuri di personalità

Titolo: Selvaggia i Chiaroscuri di personalità
Autore: Giovanni Garufi Bozza
Editore: Edizioni  Drawup
Genere: narrativa italiana
Pagine: 320 pp.
Anno di Pubblicazione: 2012
Costo di copertina: 14,90 euro

Selvaggia è una ragazza dark, con i capelli lunghi e neri e gli occhi blu intenso. Ama il punk rock, veste sempre di nero e con il trucco pesante, vive in un mondo tutto suo, che cerca di assaporare fino in fondo; ama girare per Roma fino a notte fonda, avere incontri intimi con perfetti sconosciuti, ballare fino a tardi in locali dark. Selvaggia scrive poesie e ha una stanza completamente buia. Per il mondo, però, non esiste, non è mai nata: è semplicemente la maschera di una persona distrutta o forse la parte più vera di una personalità che sente di non avere più un senso in questo mondo. Lei è Martina.
Martina è una ragazza bionda che veste sempre con colori pastello. È vuota, un pezzo di ghiaccio, all'apparenza impenetrabile. Rifiuta ogni amicizia, ogni rapporto sociale. Ha lo sguardo spento e triste, in quei suoi occhi blu intenso. Ha perso i genitori quando aveva sedici anni. Da allora tutto il suo mondo si è distrutto, e il lutto l’ha trasformata in un corpo vuoto che vive solo perché si deve vivere. Lei è Selvaggia.
Daniel è un ragazzo di diciannove anni, al primo anno di Psicologia, dove conosce Martina. Scopre l’esistenza di Selvaggia su un blog e la incontra in un locale dark. Scopre la linea sottile che separa le due ragazze, segnata dal trucco pesante, i caratteri e i gusti opposti. Scopre la sofferenza che lega le due parti della stessa persona. Tenterà di cancellare quella linea, rompere il muro che separa le due personalità, rischiando di annegare in quel vortice paradossale di conflitti creato da quella ragazza, che sta imparando ad amare, in ogni sua forma.


Mi è stato proposto questo romanzo, alcuni mesi fa, per una catena di lettura. Inizialmente, nonostante la trama originale, non ero del tutto sicura che questo libro potesse piacermi. Tuttavia, sono stata più che felice di essermi sbagliata.

"Selvaggia i Chiaroscuri della personalità" è il romanzo d'esordio di un giovane autore italiano che, con abile maestria, riesce a raccontare una storia dalla tematica non semplice come la doppia personalità.
Non mi soffermerò molto sulla trama perché, e non scherzo, rischierei di rivelarvi anche troppo. Posso però dirvi che i personaggi protagonisti vi entreranno dentro fin dalle prime battute, in particolar modo Selvaggia, con il loro temperamento ed l'incontro/scontro con la realtà quotidiana della vita dentro e fuori l'ambiente universitario. Il tema centrale è rappresentato, per l'appunto, dal rapporto tra Daniel e due ragazze così diverse tra loro che condividono lo stesso corpo, Martina e Selvaggia.

Lo stile narrativo utilizzato dallo scrittore è semplice e scorrevole, a tratti un po' acerbo ma, tutto sommato, piacevole nella lettura. Assieme a Daniel, il lettore si ritroverà a chiedersi se sia davanti ad una ragazza affetta da sdoppiamento della personalità oppure ad un'abile messinscena. Il tema affrontato, e la modalità stessa con cui viene messo su carta, apre a riflessioni e discussioni. Inoltre, è facile che salti alla mente un altro romanzo con una tematica molto simile, Lo strano caso del Dottor Jeckyll e Mr. Hyde. Nonostante le due opere siano molto diverse tra loro, è quasi identico il messaggio che ci vogliono dare (o almeno è quello che ho recepito io): dobbiamo trovare un equilibrio in noi stessi, tra il nostro lato positivo e quello negativo.

Un romanzo che consiglio e che, sono più che certa, piacerà a molte lettrici.

Consigliato: si
Tempo di lettura: 3 giorni
Canzone consigliata: "Dr. Jeckyll and Mr. Hyde" di Simona Molinari e Peter Cincotti

giovedì 14 marzo 2013

In My Mailbox (57)

Rubrica ideata da Kristi di "The Story Siren".

Buonasera Folletti,
siamo quasi alla fine di questa settimana e come ogni giovedì eccomi a presentarvi i libri (acquistati, ricevuti in regalo o da case editrici, presi a prestito) che vanno a rimpinzare le ormai affollate mensole della mia libreria.
Questa settimana, come vedrete, ho fatto incetta dei romanzi usciti per la collana Live della Newton Compton (ben 5 titoli ^^).


   LIBRI ACQUISTATI  




Cosa ne pensate di questa nuova collana di libri economici? A me, se devo essere sincera, non dispiace.
Questa settimana sono usciti in libreria alcuni libri che medito di far mii *__* , tra questi,  The Selection.
Voi cosa avete trovato nella vostra cassetta delle lettere? Fatemi sapere che sono curiosissima!

Book-to-Movie Contest #1 - Tappa Unica

<a href="http://nalie-overthehillsandfaraway.blogspot.it/"><img src="http://i1176.photobucket.com/albums/x325/nalie86/Speciali%20del%20Blog/book-to-moviereadingchallengegiftaway1_zps1a0bab9d.png"></a>

Buonasera Folletti!
Finalmente, dopo una serie di contrattempi, eccoci alla gara che permetterà ad uno di voi di vincere una copia cartacea del romanzo "I passi dell'amore" di Nicholas Sparks.
Avevo in mente tre tappe da inserire durante il mese, ma non mi è stato possibile farlo, quindi ho pensato ad un'unica tappa che racchiude le tre prove che avevo pensato per voi. Tuttavia, vi voglio presentare un po' il libro in palio, anche se molti di voi lo conosceranno già.

Nella piccola cittadina di Beauford, North Carolina, il cinquantasettenne Landon Carter ricorda l'anno in cui la sua vita cambiò per sempre: aveva diciassette anni ed era un adolescente vivace e irrequieto. Lasciato dalla fidanzata del momento pochi giorni prima del ballo della scuola, si riduce a invitare come "ultima scelta" Jamie, la figlia del pastore, una ragazza assolutamente agli antipodi da lui, piena di candore, ingenuità e tante buone intenzioni. Dopo quella serata, tra i due nasce un'inaspettata e sorprendente amicizia che in breve tempo si trasforma in un sentimento intenso e travolgente, tanto che Landon ha come unico scopo della sua vita realizzare i sogni di Jamie. Ma ai desideri dei due si oppone il destino.

Ero reduce dalla lettura di un altro romanzo dello stesso genere (se volete saperlo era Se solo fosse vero di Marc Levy) e, stranamente, avevo voglia di leggere un'altra storia strappalacrime. M'avevano parlato molto di Nicholas Sparks così, preso coraggio, sono andata alla biblioteca comunale del mio paese e ho scelto uno dei suoi libri: I passi dell'amore. Non avevo nemmeno letto la trama, a dirvi la verità.
Nel giro di un paio di pomeriggi scarsi, lo lessi. Una storia davvero bella, profonda e toccante (no, non vi dico se ho fatto fuori o meno un'intera scatola di kleenex!). Credo di non aver più toccato un solo libro di Sparks da allora (forse sono rimasta un po' traumatizzata ^^). Diciamo che se li leggo, lo faccio a piccole dosi e ben dilazionati nel tempo.
Ci fu anche una trasposizione cinematografica aventi per protagonisti Mandy Moore e Shane West (tra l'altro, quasi ogni anno lo mandano in onda). A mio parere un buonissimo adattamento, nonostante Mandy Moore non mi sia mai piaciuta molto come attrice. I sentimenti trasmessi sono gli stessi del romanzo.

Tengo a precisare, mi pare giusto farlo, che la copia cartacea in palio è l'edizione Mondolibri del 1999, usato ma in buonissime condizioni (potete vedere l'immagine qui). Chi è contrario ai libri usati è libero di non partecipare al giftaway.

Non posso svelarvi molto di più, altrimenti vi rovino la lettura/visione. Passiamo alle prove che dovrete affrontare per poterlo vincere. Innanzitutto alcune piccole regoline da rispettare:
1. dovrete iscrivervi utilizzando l'apposito form che trovate qui
2. inserite il banner nella vostra homepage o firma
3. completare le tre prove



Buon divertimento e in bocca al lupo!!
Scade il 31 marzo alle 23.59

mercoledì 13 marzo 2013

Nuovo premio - Liebster Blog Award

Buonasera Folletti!
Dopo un po' di silenzio da parte mia, eccomi a scrivervi in merito ad un premio ricevuto da ben tre blog:
Grazie mille a tutti voi, non me l'aspettavo!!

In che cosa consiste il Liebster Blog Award? E' un premio di merito, nato in Germania, che viene conferito ai blog con meno di 200 followers.

Come sempre, alcune piccole regolette da rispettare:
1. ringraziare il/i blog che ti hanno assegnato il premio citando/li nel post;
2. rispondere alle undici domande poste dal/dai blog che ti hanno premiato;
3. scrivere undici cose su te stesso;
4. premiare a tua volta undici blog con meno di 200 followers;
5. formulare undici domande a cui i blog premiati dovranno rispondere;
6. avvisare i blog vincitori.


Le mie risposte al blog Ariadne tra i libri.

1.Qual'è il tuo libro preferito e perché?
E' una domanda difficile, ma sono più che convinta che risponderei sempre con lo stesso titolo: Cime Tempestose di Emily Bronte. Mi piace perché non è la solita storia romantica melensa e, nonostante lo legga una volta all'anno, non m'annoia mai.
2. Classico preferito?
Nonostante abbia già scritto un titolo sopra, qui voglio inserirne un altro che amo molto: Amleto di William Shakespeare.
3. Perché hai deciso di aprire un blog?
Principalmente perché volevo uscire dal mio guscio, dire la mia su un argomento che amo. Amando leggere e scrivere, la scelta di aprire un blog letterario mi è sembrata l'idea più adatta a me.
4. Ascolti musica mentre leggi? Se si, di che genere?
Alle volte. Dipende dalla giornata e dal libro che sto leggendo (oscillo dal metal al pop, dalla celtica al rock).
5. Cosa ne pensi degli ebook?
Preferisco il formato cartaceo, ma non nego che gli ebook siano molto comodi (specie se non hai più spazio per inserire le mensole in casa).
6. Leggi in lingua originale -inglese-?
Ogni tanto, se non riesco ad aspettare l'uscita italiana o se la trama mi prende particolarmente.
7. Una citazione o frase che ti piace molto?
"Sono una creatura della mia penna, la mia penna è la parte migliore di me"
- tratto dal film Possession. Una storia romantica -
8. Quanti libri leggi in media in un mese?
Dipende dal tempo libero, dalla voglia e da quanto un libro mi cattura. Mediamente da 3 a 6 libri al mese.
9. Consiglia un libro a chi ti sta leggendo.
Non è la prima volta che lo consiglio e, probabilmente, non sarà nemmeno l'ultima: Fiabe Irlandesi di William Butler Yeats.
10.Quanto tempo dedichi al tuo blog?
Cerco di dedicarci almeno un'oretta al giorno, ma spesso non ce la faccio.
11. Oltre alla lettura, quali altre passioni hai?
Adoro scrivere e cucinare. Mi diletto con la grafica e col fai da te (perline, fimo, dash, ricamo, ecc).


Le mie risposte al blog Il flauto di Pan.

1- Cosa significa per te leggere?
Leggere significa vivere avventure che nella vita reale non avresti mai la possibilità di affrontare, scoprire luoghi fantastici e personaggi a cui affezionarti.
2- Il libro più bello di sempre?
Cime Tempestose di Emily Bronte.
3- Il libro più noioso?
La coscienza di Zeno di Italo Svevo.
4- Il libro che ti piacerebbe aver scritto?
Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien.
5- Quello che più ti rappresenta?
Le Nebbie di Avalon di Marion Zimmer Bradley.
6- Il personaggio che più hai amato? Il personaggio più odiato? 
Ce ne fosse soltanto uno. Uhm, ho amato Tom Bombadil (de Il Signore degli Anelli e Tom Bombadil) mentre odio tuttora Ginevra (de Le Nebbie di Avalon).
7- C'è un momento della giornata in cui preferisci leggere?
Diciamo che leggo un po' a tutte le ore. Probabilmente preferisco la notte perché non corro il rischio di essere disturbata ^^.
8- Quanto tempo dedichi alla lettura? 
Troppo secondo molti di quelli che mi stanno accanto (e ignorano le mie notti passate a leggere).
9- Prima di acquistare un libro ti capita di lasciarti influenzare da recensioni lette su altri blog?
Leggo le recensioni, ma tendo a farmi guidare dal mio istinto e a comprare ugualmente un libro. Ovvio, poi capita che prenda una cantonata, ma difficilmente me ne pento. Un libro che può piacere ad altri può non piacere a me, e viceversa.
10- Cartaceo o ebook? 
Preferisco il cartaceo.
11- Se la tua libreria andasse a fuoco e potessi salvare solo 3 liri quali sceglieresti?
Spero non debba mai capitare! Comunque:
Cime Tempestose di Emily Bronte
Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien
Fiabe Irlandesi di William Butler Yeats


Le mie risposte al blog I libri di Lo.

1. Quale libro ti porteresti su un’isola deserta? 
Cime Tempestose di Emily Bronte.
2. Dove ti piace leggere? 
Seduta o distesa a letto.
3. Quando hai iniziato a leggere? 
Credo dall'ultimo anno di asilo o primo anno delle elementari. Poi, ho iniziato a divorare libri da quando, in seconda elementare, mi hanno portato a fare la tessera della biblioteca.
4. Che personaggio libresco vorresti essere? 
Tantissimi, vado un po' a periodi. Generalmente oscillo tra Morgana de Le Nebbie di Avalon e Anita Blake dell'omonima serie di libri.
5. E quale invece ti farebbe innamorare se fosse reale? 
Uhm, questa è difficile. Non saprei: Heathcliff, Finnick, John Matthew, Henry Tilney, ...
6. Un libro che hai odiato? 
La Serenissima di Alberto Bevilacqua (costretta a leggerlo alle medie).
7. Il tuo film preferito?
Il Fantasma dell'Opera
8. Che musica ascolti? 
Ascolto un po' di tutto, ma preferisco il goth metal e la musica irlandese.
9. Caffè o te? 
Caffè
10. Qual è il tuo cibo preferito? 
La pasta
11. Qual è un tuo sogno nel cassetto?
Non lo so, di sogni nel cassetto ne ho molti. Diciamo che mi piacerebbe scrivere.


Le undici cose su di me:
1. in questo momento sono seriamente scocciata perché, nei prossimi giorni, dovrò andare dal dottore per far vedere la tosse
2. seguo sempre meno le partite di calcio perché mi annoiano (meglio il rugby!)
3. ho acquistato un manga ignorando che fosse uno splatter
4. conosco e ho letto Dylan Dog ergo non datemi della vecchia ^^
5. quando leggo tendo ad isolarmi e non sento nessuno (al limite mi vedete sbuffare se devo interrompere la lettura)
6. ho una paura matta per i ragni, vado letteralmente nel panico se ne vedo uno
7. ogni mese mi sento in dovere di riordinare gli scaffali (carichi di libri) della mia camera
8. non sono mai riuscita ad ascoltare tutto il cd dei The Rasmus perché m'addormento sempre verso la seconda canzone
9. ascoltare Enya prima di andare a letto mi agita e non riesco a chiudere occhio, diversamente dai Metallica
10. ho ripreso a frequentare un forum di anime e manga dopo cinque anni d'assenza
11. in vista del St. Patrick's Day mi sto preparando (make up, vestiti, nails, ecc)

Le mie undici domande (che non saranno nuove):
1. Il vostro personaggio letterario vampiro/a preferito?
2. Quando conta, per voi, la cover di un romanzo?
3. Qual è il tuo rapporto con G.R.R. Martin?
4. Serie televisiva preferita?
5. Qual è il tuo lavoro dei sogni?
6. Il tuo genere letterario preferito?
7. Durante la lettura, usi un segnalibro o inserisci tra le pagine la prima cosa che ti capita a tiro?
8. Mare o montagna?
9. Ti piacciono i musical? Se si, qual è il tuo preferito?
10. Come dovrebbe essere la perfetta eroina letteraria?
11. Cosa pensi degli YA?

Ok, credo di esser giunta al termine del post (intanto è arrivata la fumata bianca, segno che è stato eletto il nuovo Papa). Non mi resta che passare il premio agli undici blog. Sapete cosa vi dico? Il premio, per non fare differenze, lo passo a tutti i blog che ho tra gli amici, nessuno escluso.

sabato 9 marzo 2013

Recensione - Senso (Lover Revealed)

Titolo: Senso (Lover Revealed)
Autore: J.R. Ward
Editore: Rizzoli
Genere: urban fantasy, romance, vampiri
Pagine: 464 pp.
Anno di Pubblicazione: 2011
Costo di copertina: 5,90 euro
Butch O’Neal è un ex poliziotto della Omicidi di Calwell e, per certi versi, anche un ex umano. Da quando la sua strada ha incrociato quella dei vampiri della Confraternita del Pugnale Nero, infatti, la sua vita è completamente cambiata: ha tagliato i ponti con la sua famiglia disastrata, si è stabilito nel quartier generale della confraternita e combatte al fianco dei guerrieri contro i lesser. Ma quando s’innamora di Marissa, bella e aristocratica vampira, Butch capisce che quel mondo non gli appartiene: non può combattere al fianco dei vampiri perché è troppo vulnerabile e non può amare una donna della loro stirpe poiché, come umano, invecchierebbe molto prima. Ma Butch non sa di essere un predestinato e, quando i lesser lo catturano imprimendogli il marchio del Male, scopre di possedere un dono: un potere sconosciuto che fa di lui un’arma micidiale contro i nemici giurati dei vampiri. L’ex poliziotto dovrà sottoporsi a molte terribili prove. Sarà un viaggio senza ritorno, che lo condurrà ai confi ni della morte e sempre più vicino alla meravigliosa creatura che gli ha rubato il cuore.


Continua la mia avventura al fianco dei carismatici componenti della Confraternita del Pugnale Nero creati dalla Ward. E' il turno del quarto capitolo di questa saga che mi ha letteralmente rapita (mentre scrivo questa recensione, ho appena finito il settimo libro *__*).

Protagonista maschile di questo volume è l'umano Butch, ex detective della omicidi di Calwell, che incontriamo già dal primo libro. Venuto a conoscenza dell'esistenza dei vampiri, della Confraternita del Pugnale Nero e della guerra ingaggiata contro la Lessening Society, l'umano è stato costretto a scegliere: vivere coi Confratelli o venire eliminato. Vivere coi vampiri guerrieri ha significato per lui tagliare i ponti con la sua vecchia vita, sparire dalla circolazione e adeguarsi ai ritmi sonno/veglia dei suoi coinquilini. Non è stato semplice inizialmente, ma questa nuova situazione gli ha permesso di conoscere la donna di cui è innamorato, una vampira della glymera (nonché ex del Re) di nome Marissa.

Nonostante la "bella vita" fatta di vestiti firmati e di classe, il divertimento e la grande amicizia con V, Butch sente di non essere utile in alcun modo alla Confraternita. L'occasione di dar prova del suo coraggio arriva una notte in cui, dopo aver soccorso e salvato un civile, viene rapito dai lesser. Questo episodio segna l'inizio della serie di cambiamenti, e conseguenti riflessioni, che porteranno Butch a divenire un membro effettivo della Confraternita. Infettato dall'Omega allo scopo di portare i lesser al covo dei fratelli, si scoprirà che Butch, oltre ad avere un antenato vampiro, è il Distruttore. Infatti, è in grado di porre fine ai lesser "aspirandoli" e dando loro la possibilità, dopo la loro dipartita, di non tornare mai più dall'Omega. Inoltre, assistiamo allo sviluppo del rapporto tra l'umano e Vishous (rapporto che avrà una svolta nel successivo capitolo della serie).

Molte non saranno d'accordo con la scelta ma, che ci posso fare, me l'immagino esattamente così

Ho trovato questa storia davvero molto carina e dolce, per certi versi un po' meno, chiudete un occhio per il termine non del tutto consono, "passionale" delle precedenti (nonostante le scene d'amore non manchino). Butch e Marissa, i due protagonisti, hanno una cosa in comune: il non sentirsi "consoni" alla loro posizione. Nonostante Marissa mi stia un po' antipatica per quel suo essere "snob", trovo questa coppia ben assortita (anche se non paragonabile alle precedenti).

Ancora una volta l'autrice è riuscita nell'intento di tenermi incollata alle pagine di un suo romanzo: scorrevole e con un buon equilibrio tra la coppia protagonista e il pericolo derivato dalla Lessing Society. Una lettura piacevole che, purtroppo, risente del confronto col precedente romanzo (la cui coppia protagonista era formata da Zsadist e Bella).

Consigliato: si
Tempo di lettura:  2 pomeriggi
Canzone consigliata: "Gold" dei Spandau Ballet

giovedì 7 marzo 2013

In My Mailbox (56)

Rubrica ideata da Kristi di "The Story Siren".

Buonasera Folletti,
come di certo avrete notato, questa settimana sono un po' presa per il collo: i corsi universitari sono ripresi (tanto che ho alcune lezioni anche il pomeriggio) e, stando di nuovo bene, ho ripreso anche a dare qualche ripetizione. Quindi, non stupitevi se mi vedrete poco. Cercherò di rimanere il più possibile fedele ai miei propositi e di postare regolarmente (anche aiutandomi coi post programmati). Ok, detto questo, passiamo a vedere cos'ho trovato nella mia buca delle lettere (libri acquistati, regalati e ricevuti dalle case editrici).


   LIBRI ACQUISTATI  


Essere Vampiri di Amy Gray
DeAgostini, 144 pp., 14,90 euro (prezzo usato 1,50 euro)

Una particolarissime guida riccamente illustrata per vestire i panni delle più inquietanti creature della notte e dei più terribili mostri. Consigli per il look, descrizione delle abitudini e dei caratteri dei non morti, storie ammantate di mistero e orrore. Ma anche una dettagliata bibliografia e filmografia, a misura di ogni fan. Età di lettura: da 12 anni.



Blood-C di Ranmaru Kotone
Panini Comics, 192 pp., 4,90 euro

Ancora una volta Blood riparte da zero: nuova storia, nuovo character design (a cura delle famosissime CLAMP), nuova ambientazione. L’unica cosa che rimane invariata è Saya, la protagonista armata come sempre di una letale katana, e le creature della notte che si troverà a dover affrontare. All’apparenza una normale ragazzina, simpatica e un po’ imbranata, Saya si trasforma quando deve combattere dei misteriosi mostri che appaiono nella sua piccola città. Ma chi sono queste creature e qual è il legame che hanno con la famiglia della loro mortale nemica? Misteri e azione in questa trasposizione a fumetti della serie animata realizzata dalla Production I.G!

Se devo essere sincera, ho acquista anche altri due romanzi che però non vi svelerò. Perché? Semplice, li metterò in palio nei prossimi giftaway ^.*. Ad ogni modo, cosa ne pensate? A breve scriverò la recensione del libro della Gray.
Non esitate a scrivermi quali sono stati i vostri acquisti libreschi della settimana. Intanto, auguro una dolce notte a tutti.

mercoledì 6 marzo 2013

Recensione - Ricette delle Abazie e dei Conventi. Tisane e rimedi naturali per curare i "piccoli mali" con dolcezza

Titolo: Ricette delle Abazie e dei Conventi. Tisane e rimedi naturali per curare i "piccoli mali" con dolcezza
Autore: -----
Editore: Edizioni del Baldo
Collana: Cose da fare in casa
Genere: rimedi naturali, salute, manuale
Pagine: 198 pp.
Anno di Pubblicazione: agosto 2011
Costo di copertina: 10,00 euro
Tisane e decotti per i disturbi del sonno, dell'ansia e del nervosismo, per le vie respiratorie, per il fegato, la digestione e il metabolismo, per il cuore e la circolazione sanguigna e linfatica, per i disturbi ai reni e alla sessualità, per i problemi della pelle, dei capelli e degli occhi, per le ossa, i muscoli e le articolazioni... E ancora: pomate e lozioni, oli essenziali e rimedi naturali...


Lo scorso anno, in uno dei miei consueti giretti per librerie, mi sono imbattuta in questo "manuale" dedicato ai rimedi naturali con le erbe. Insomma, la fitoterapia per intendersi.

Questo volume in brossura, dalla grafica davvero molto bella, è suddiviso in cinque parti ben distinte. Le prime due sono introduttive e danno al lettore, neofito o meno, quelle nozioni di base utili per lavorare con le erbe:
1. Fitoterapia: una breve panoramica sulla storia dell'utilizzo, dalla preistoria all'età moderna, delle erbe officinali curative;
2. Come usare le erbe: nozioni sulla raccolta, conservazione ed essiccazione, preparazione di preparati per uso interno ed esterno, e alcune tabelle relative alle stagioni di raccolta.
Le due parti che seguono, invece, compongono la parte centrale dell'opera. In queste pagine il lettore trova:
3. L'orto dei semplici: un erbario ben curato e corredato dai disegni di ogni singola erba. Ogni scheda riporta il nome, la famiglia, l'habitat, il periodo di raccolta, le proprietà, l'uso interno e/o esterno e le possibili controindicazioni;
4. Tisane e rimedi dell'erborista: piccolo ed utile ricettario suddiviso a seconda del problema.
La quinta ed ultima parte del manuale è un ulteriore "ricettario":
5. Memorandum dei conventi: il taccuino dei monaci: altro piccolo ricettario in cui vengono riportati, per ogni erba, le proprietà e gli usi (infusi, decotti, unguenti, ecc.).

Quali sono le mie impressioni in merito? Beh, la prima cosa che m'ha colpito di questa raccolta di rimedi, sarò sincera, è stata la grafica (sembra un vero e proprio quaderno, con tanto di righi). Oltre alla prima impressione, puramente estetica, l'ho trovato veramente interessante e, soprattutto, ben scritto. Semplice ed immediato, ho avuto modo di conoscere le proprietà di alcune erbe che ho anche in giardino (lo scorso anno ho iniziato a costruire il mio angolino di orto per le erbe medicinali *__*). Ho anche avuto modo di provare alcuni rimedi anche se, ad essere sincera, alcuni già li usavo. Tirando le somme, Ricette delle Abazie e dei Conventi. Tisane e rimedi naturali per curare i "piccoli mali" con dolcezza è un buon manuale per tutti coloro che vogliono riscoprire antichi rimedi di medicina (ovviamente prestando attenzione ai possibili effetti collaterali, riportati più volte).

Consigliato: si
Tempo di lettura:  libro da consultazione
Canzone consigliata: ---

martedì 5 marzo 2013

Top Ten Tuesday (32)

Rubrica ideata dal blog The Broke and the Bookish

Buongiorno Folletti, eccoci ad una nuovissima puntata di questa rubrica. Ideata dal blog The Broke and the Bookish, la rubrica consiste nel stilare una classifica settimanale (in uscita ogni martedì, salvo imprevisti) su di un argomento specifico. L'argomento della top ten sarà quello utilizzato dal blog ideatore della rubrica di settimana in settimana.

Il tema di questa settimana è...
Top Ten delle serie che vorrei iniziare


Il tema previsto per questa settimana è uno di quelli che richiedono un po' di riflessione, almeno per me. Avete presente quando comprate più libri di quelli che siete in grado di leggere? Ecco, credo sia inevitabile accumularne un po' aspettando, per così dire, tempi migliori per iniziarne la lettura. Ci sono innumerevoli serie letterarie (adult, young adult, ecc) e qui, di seguito, vi riporto quelle a cui intendo dare la precedenza sulle altre.

The Mortal Instruments
1. The Mortal Instruments di Cassandra Clare.
Ne ho sentito parlare molto bene fin dall'uscita del primissimo capitolo della saga, Shadowhunters - Città di ossa. Ovviamente, oltre al giudizio di amiche e conoscenti, s'è aggiunta anche la trasposizione che vedremo ad agosto. Quindi, voglio obbligarmi a leggere almeno il primo romanzo per prepararmi.

2. Divergent di Veronica Roth.
Diciamo che non sono ancora convinta al 100% però... mah, credo che ad attirare la mia attenzione sia stata la trama. Nonostante certe cose mi ricordano Matched di Ally Condie, sono curiosa di vedere com'è questo distopico ambientato a Chicago.

3. The Wolves of Mercy Falls di Maggie Stiefvater.
Non è una saga recentissima ma, sapete com'è, prima o poi vorrei iniziarla. Perché? Diciamo che i lupi mi affascinano da sempre e, nonostante tutto, mi incuriosiscono le storie create su questi animali (anche se mannari, mutaforma, ecc.). La storia romantica non mi dispiace (non ho un cuoricino di ghiaccio).

I libri di Nikki Heat
4. Nikki Heat di Richard Castle.
Sono mesi, anzi anni, che non leggo un poliziesco (un giallo, un thriller, ecc). Ormai mi limito a guardare solo le serie che danno alla tv. Tra queste c'è Castle - Detective tra le righe. Quindi, perché non iniziare con i romanzi dedicati a Nikki Heat, la detective creata da Richard Castle?
5. The Lunar Chronicles di Marissa Meyer.
Cosa mi attira di questa serie? Semplice: la rivisitazione in chiave moderna di alcune delle più famose favole per bambini (Cenerentola, Cappuccetto Rosso, Biancaneve, Raperonzolo). Sono proprio curiosa.

Questi erano le cinque serie che vorrei fortemente iniziare a leggere. Le prossime cinque, invece, sono quelle che vorrei leggere, ma non con lo stesso entusiasmo delle precedenti. Uhm, forse avete capito ciò che intendo (a volte scrivo e complico la vita ^^).

6. Inkworld di Cornelia Funke.
7. Mara Dyer di Michelle Hodkin.
8. Wicked Lovely di Melissa Marr.
9. Steampunk Chronicles di Kady Cross.
10. Iris di Maurizio Temporin.

Non ho la minima idea di quando, e se, inizierò una di queste saghe. Tuttavia, mi sono ripromessa di leggere almeno il primo volume della serie The Mortal Instruments della Clare.
E voi, avete qualche serie libresca che attende solo di essere letta?
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