Molti di voi stavano aspettando la mia opinione in merito a questo primo capitolo della saga scritta da Soman Chainani, The School for Good and Evil. Ebbene, seppur in ritardo, eccomi qui a parlarvene cercando di non spoilerare troppo (prometto di trattenermi meglio che posso ^.^). Ringrazio la Mondadori per avermene inviato gentilmente una copia.
Titolo originale: The School for Good and Evil
Serie: The School for Good and Evil vol.1
Serie: The School for Good and Evil vol.1
Autore: Soman Chainani
Editore: Mondadori
Genere: fantasy, ragazzi
Data di pubblicazione: 03 marzo 2015
Pagine: 499 pp.
Costo di Copertina: 17.00 euro
Sophie e Agatha sono da sempre amiche del cuore e non vedono l'ora di scoprire cosa significhi studiare nella leggendaria Accademia del Bene e del Male, dove ragazze e ragazzi normali vengono preparati a diventare gli eroi e i cattivi delle fiabe. Con i suoi eleganti abiti rosa, le scarpette di cristallo e la passione per le buone azioni, Sophie sa che otterrà ottimi voti nella Scuola del Bene. Agatha invece, con i vestiti neri e informi e il carattere scontroso sembra una perfetta candidata per la Scuola del Male. Quando arrivano all'Accademia le due ragazze fanno una scoperta sorprendente: Sophie finisce nella Scuola del Male a seguire lezioni di Imbruttimento, Trappole mortali e Storia della Cattiveria, mentre Agatha si ritrova nella Scuola del Bene, a lezione di Etichetta principesca. Si tratta di un errore? O forse il loro autentico carattere è diverso da ciò che tutti credono? Per Sophie e Agatha comincia un viaggio in un mondo straordinario, dove l'unico modo per uscire dalla fiaba è viverne una fino alla fine. Dentro la foresta primordiale c'è un'accademia del bene e del male. Ci sono due castelli, due teste gemelle: uno benigno e l'altro maligno. Prova a fuggire: le vie son bloccate. L'unica è una storia di fate. Età di lettura: da 11 anni.
Sapete, spesso quando veniamo attratti da una splendida cover rimaniamo poi delusi dai contenuti che non si rivelano all'altezza delle nostre aspettative. In commercio ci sono diversi romanzi, rivolti ad un qualsiasi target di pubblico, che il loro unico pregio sta essenzialmente nella copertina e quando mi imbatto in uno di questo tipo, sul serio, faccio una fatica micidiale a continuare la lettura e a recensirlo. L'Accademia del Bene e del Male mi ha conquistato subito per la sovraccoperta dal disegno fantastico ed i colori che adoro. Ero un poco preoccupata di trovare la delusione dietro l'angolo, invece non sono mai stata così felice!
Sophie e Agatha sono due ragazzine che vivono nel paese di Galvadon, un villaggio circondato dai boschi in cui avviene qualcosa di misterioso: a scadenza regolare due ragazzini (maschi o femmine che siano) vengono scelti per frequentare la misteriosa l'Accademia del Bene e del Male. Questa famigerata scuola, atta a formare i nuovi cattivi e i nuovi eroi delle fiabe, aprirà la porta proprio alle due amiche ma lo smistamento riserverà loro una bella sorpresa. Infatti Sophie, aspirante principessa, si ritroverà nella Scuola del Male mentre Agatha, così strana nei suoi abiti neri e nel carattere scontroso, in quella del Bene. Protagoniste inizialmente inconsapevoli della loro storia di fate, le due ragazzine tenteranno in ogni modo di cambiare scuola, convinte di essere, ognuna, dalla parte sbagliata dell'Accademia. Chiamate a vivere la loro "favola condivisa", aiutandosi a vicenda tra stranezze e avventure, faranno luce sulle qualità (e difetti) che le caratterizzano e andando a scoprire la loro vera natura.
Cosa posso dire di questo primo capitolo della trilogia The School for Good and Evil se non che ne sono rimasta davvero entusiasta? A distanza di anni (evito di dirvi quanti che è meglio) dalla mia prima lettura dei libri di Harry Potter, mi sono ritrovata a percorrere e scoprire i corridoi di un'Accademia in cui la magia regna incontrastata. Nonostante la presenza di numerosi - e non nuovi - luoghi comuni cui vengono associati Male e Bene, vi assicuro che è l'atmosfera che avvolge l'intero romanzo, come una soffice e calda coperta, a conquistare fin da subito il lettore. Questa immersione rende inevitabile, come in ogni bella storia del resto, ritrovarsi a supportare le protagoniste e simpatizzare per moltissimi altri personaggi minori. Ognuno di questi infatti, dal principe Tedros (figlio di Re Artù) alle tre compagne di stanza di Sophie e non dimenticando Castore e Polluce, rappresenta una figura del panorama favolistico ricca di sfaccettature - caratteriali e fisiche - talmente ben definite da apparirci come persone reali.
Non è semplice riuscire a lasciare il segno nei lettori, specie per quelli più grandicelli e con un bagaglio letterario maggiore, eppure Soman Chainani c'è riuscito, a parer mio, alla grandissima! Uno stile narrativo semplice e scorrevole adornato da bellissime illustrazioni, fatte dall'italiano Iacopo Bruno, ed una storia che rappresenta - in chiave fantasy - il cammino verso la scoperta di se stessi. E' facile rispecchiarsi in uno dei personaggio (a me è successo con Agatha, ad esempio) e perdere completamente la cognizione del tempo man mano che si prosegue nella lettura. Ne consiglio pertanto la lettura e, che dire, aspetterò con trepidazione i successivi capitoli di questa trilogia.
Sapete, spesso quando veniamo attratti da una splendida cover rimaniamo poi delusi dai contenuti che non si rivelano all'altezza delle nostre aspettative. In commercio ci sono diversi romanzi, rivolti ad un qualsiasi target di pubblico, che il loro unico pregio sta essenzialmente nella copertina e quando mi imbatto in uno di questo tipo, sul serio, faccio una fatica micidiale a continuare la lettura e a recensirlo. L'Accademia del Bene e del Male mi ha conquistato subito per la sovraccoperta dal disegno fantastico ed i colori che adoro. Ero un poco preoccupata di trovare la delusione dietro l'angolo, invece non sono mai stata così felice!
Sophie e Agatha sono due ragazzine che vivono nel paese di Galvadon, un villaggio circondato dai boschi in cui avviene qualcosa di misterioso: a scadenza regolare due ragazzini (maschi o femmine che siano) vengono scelti per frequentare la misteriosa l'Accademia del Bene e del Male. Questa famigerata scuola, atta a formare i nuovi cattivi e i nuovi eroi delle fiabe, aprirà la porta proprio alle due amiche ma lo smistamento riserverà loro una bella sorpresa. Infatti Sophie, aspirante principessa, si ritroverà nella Scuola del Male mentre Agatha, così strana nei suoi abiti neri e nel carattere scontroso, in quella del Bene. Protagoniste inizialmente inconsapevoli della loro storia di fate, le due ragazzine tenteranno in ogni modo di cambiare scuola, convinte di essere, ognuna, dalla parte sbagliata dell'Accademia. Chiamate a vivere la loro "favola condivisa", aiutandosi a vicenda tra stranezze e avventure, faranno luce sulle qualità (e difetti) che le caratterizzano e andando a scoprire la loro vera natura.
Cosa posso dire di questo primo capitolo della trilogia The School for Good and Evil se non che ne sono rimasta davvero entusiasta? A distanza di anni (evito di dirvi quanti che è meglio) dalla mia prima lettura dei libri di Harry Potter, mi sono ritrovata a percorrere e scoprire i corridoi di un'Accademia in cui la magia regna incontrastata. Nonostante la presenza di numerosi - e non nuovi - luoghi comuni cui vengono associati Male e Bene, vi assicuro che è l'atmosfera che avvolge l'intero romanzo, come una soffice e calda coperta, a conquistare fin da subito il lettore. Questa immersione rende inevitabile, come in ogni bella storia del resto, ritrovarsi a supportare le protagoniste e simpatizzare per moltissimi altri personaggi minori. Ognuno di questi infatti, dal principe Tedros (figlio di Re Artù) alle tre compagne di stanza di Sophie e non dimenticando Castore e Polluce, rappresenta una figura del panorama favolistico ricca di sfaccettature - caratteriali e fisiche - talmente ben definite da apparirci come persone reali.
"Dentro la foresta primordiale c'è un'Accademia del Bene e del Male.
Ci son due castelli, due teste gemelle: uno benigno l'altro maligno.
Prova a fuggire: le vie son bloccate. L'unica uscita è una storia di fate."
Non è semplice riuscire a lasciare il segno nei lettori, specie per quelli più grandicelli e con un bagaglio letterario maggiore, eppure Soman Chainani c'è riuscito, a parer mio, alla grandissima! Uno stile narrativo semplice e scorrevole adornato da bellissime illustrazioni, fatte dall'italiano Iacopo Bruno, ed una storia che rappresenta - in chiave fantasy - il cammino verso la scoperta di se stessi. E' facile rispecchiarsi in uno dei personaggio (a me è successo con Agatha, ad esempio) e perdere completamente la cognizione del tempo man mano che si prosegue nella lettura. Ne consiglio pertanto la lettura e, che dire, aspetterò con trepidazione i successivi capitoli di questa trilogia.
♥ ♥ ♥
RispondiElimina♥
EliminaA me non ha soddisfatta invece!
RispondiEliminaMi dispiace che non ti sia piaciuto, ma ognuno ha i suoi gusti, no? Sono contenta di leggere anche pareri che discordano dal mio ♥ Passo a leggere la tua recensione ;)
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