giovedì 7 aprile 2016

{Mini Recensione} "La strana biblioteca" di Murakami Haruki

Non ho mai letto nulla di Murakami e, avendone sentito parlare sempre molto bene, mi sono decisa a conoscerlo. Diciamo che non avevo previsto di leggere qualcosa a breve eppure, complice un giretto in biblioteca per restituire alcuni libri, eccomi a mettere gli occhi su di un libricino con tanto di illustrazioni, La strana biblioteca, che mi ha colpito essenzialmente per il titolo.

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Titolo: La strana biblioteca
Titolo originale: ふしぎな図書館 Fushigi na toshokan
Autore: Murakami Haruki
Illustratore: Lorenzo Ceccotti
Editore: Einaudi
Pubblicazione: 17 novembre 2015
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Tornando a casa dopo la scuola, uno studente si ferma in una strana biblioteca. Certo, anche la sua richiesta è un po' strana. Chiede alla bibliotecaria qualche libro che possa soddisfare la sua ultima curiosità (è un bambino curioso, il nostro protagonista): la riscossione delle tasse nell'impero ottomano. La bibliotecaria lo manda alla stanza 107. Qui l'aspetta un altro bibliotecario, ancora più bizzarro della prima: "aveva la faccia coperta di piccole macchie nere, come tanti moscerini. Era calvo e portava occhiali dalle lenti spesse. La sua calvizie non era uniforme. Tutt'intorno al cranio gli restavano ciuffi di capelli bianchi ritorti, come in un bosco dopo un incendio". E davvero una ben strana biblioteca, questa! Il bibliotecario accompagna il bambino attraverso un labirinto di corridoi e stanze, finché non arrivano in una stanza dove riposa un piccolo uomo vestito con una pelle di pecora. E qui le cose si fanno brutte: il bibliotecario e l'uomo-pecora spingono il piccolo in una cella. Il bambino rischia di fare una fine terribile se non arrivasse in suo soccorso una ragazza sconosciuta...


Alcune volte capita che sia il libro a chiamarti, un po' come una sirena o come La Storia Infinita con Bastian, a spingerti a leggerlo catturandoti all'istante.. posso dire che La strana biblioteca mi ha fatto proprio un effetto di questo genere. Non ho nemmeno letto la sinossi, mi sono letteralmente lanciata nella lettura non sapendo bene ciò che vi avrei trovato.

Un sogno. E' tutto quello che mi verrebbe da scrivere per darvi un'idea di come mi sia apparsa, al termine della lettura, questa manciata di pagine scritte e illustrate. Ci si inoltra pian piano, seguendo il giovane protagonista, in un percorso ricco di segni e metafore che danno modo di pensare, riflettere, e giungere ad una propria conclusione. Scritto in modo semplice, lineare, non manca il linguaggio tipicamente onirico che lascia il lettore a porsi più di una domanda.. a cercare di dare un senso all'epilogo che rimane, tuttavia, aperto all'interpretazione personale.

Probabilmente è proprio per questo senso di mancanza di chiarezza, per le mille e più interpretazioni che ho trovato (prima a caldo e poi a distanza di qualche giorno, vi assicuro che mi hanno spiazzata) e gli arrovellamenti mentali che non riesco a capire se mi sia piaciuto. Avrei preferito che fosse sviluppato un poco di più forse.. tuttavia, rimane una di quelle letture che consentono di aprire un bel confronto con gli altri. Leggerò altro di questo autore? Probabilmente si, col tempo.


1 commento:

  1. Io adoro Murakami, raramente riesce a deludermi. Questo ancora mi manca, conto di recuperarlo al più presto :)

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