venerdì 30 giugno 2017

{Recensione} "Storie della buonanotte per bambine ribelli. 100 vite di donne straordinarie" di Francesca Cavallo e Elena Favilli

Il pomeriggio del blog prosegue con la recensione ad un volume dedicato ai lettori più piccoli, ma non solo credetemi. Eccovi il mio commento a Storie della buonanotte per bambine ribelli di Francesca Cavallo e Elena Favilli.


Titolo: Storie della buonanotte per bambine ribelli. 100 vite di donne straordinarie
Autore: Francesca Cavallo, Elena Favilli
Casa Editrice: Mondadori
Genere: ragazzi, illustrato
Data di Pubblicazione: 28 febbraio 2017
Pagine: 211 pagine
Prezzo di copertina: 19,00€

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«C’era una volta una bambina che sognava il principe azzurro. No! C’era una volta una bambina che sognava di volare, un’altra che amava le macchine, una che voleva diventare campionessa mondiale di tennis, un’altra che scoprì la metamorfosi delle farfalle!» - Giorgia Furlan, Left 

Alle bambine ribelli di tutto il mondo: sognate più in grande, puntate più in alto, lottate con più energia. E, nel dubbio, ricordate: avete ragione voi. C’era una volta una bambina che amava le macchine e amava volare; c’era una volta una bambina che scoprì la metamorfosi delle farfalle... Da Serena Williams a Malala Yousafzai, da Rita Levi Montalcini a Frida Kalo, da Margherita Hack a Michelle Obama, sono 100 le donne raccontate in queste pagine e illustrate da 60 illustratrici provenienti da tutto il mondo.


Ci sono volte in cui è difficile rimanere indifferenti a certe critiche, spesso senza fondamento, che vengono mosse ad un'opera che reputiamo valida. Premettendo, come sempre, che questo è solo il mio pensiero e che ciò che scrivo non deve essere preso per oro colato (raga, non sono una di quelle persone convinte di detenere le chiavi della verità assoluta delle cose), così come non mi sento superiore ad alcun critico letterario, autore o altro, con più esperienza ed un titolo in materia.

Storie della buonanotte per bambine ribelli nasce dal progetto di due autrici italiane atto, mediante una raccolta di 100 biografie di altrettante donne, a valorizzare la figura femminile e a far capire che nella nostra società chiunque può aspirare a diventare ciò che vuole.

Una delle prime critiche che ho letto, a cui anche la scrittrice Michela Murgia ha accennato nella sua stroncatura, fa riferimento al titolo ritenuto sessista da alcuni e fuorviante da altri. Chi lavora nell'editoria, uno scrittore, un blogger, così come un semplice lettore sa bene che la scelta del titolo è molto importante - al pari della cover e della sinossi - per catturare l'attenzione del pubblico. Non c'è dubbio che questo volume l'abbia fatto. "Si rivolge solo alle bambine", una critica a mio parere futile.. un po' come dire che i libri di Jules Verne e di Salgari si rivolgano solamente ai maschietti.. ritengo che dipenda dagli adulti il compito di far capire ai più piccoli che molte storie possono essere lette indipendentemente dal sesso a cui apparteniamo.

Ipazia
Alcuni genitori, tra le altre cose, hanno anche mosso delle critiche verso i contenuti ritenuti banali, brevi, e il linguaggio troppo semplice o troppo complesso.
Le bedtime story vengono lette dagli adulti (soprattutto genitori) ai bimbi ed è a questo "rito" che il titolo scelto da Francesca Cavallo e Elena Favilli, a mio parere, strizza l'occhio: 100 storie che i piccoli lettori possono leggere coi grandi a cui, come sappiamo, guarderanno nel caso in cui ci siano domande da porre. I bambini sono curiosi di natura e, a differenza degli adulti, sono privi di malizia e pregiudizio. E' proprio la loro ingenua curiosità che alcuni genitori potrebbero temere, in particolare nel leggere la storia di Coy: come dribblare l'imbarazzante domanda sul perché quel bambino si sente una bambina? Il tema non è semplice ma da qui a dire che il libro risulta addirittura diseducativo ce ne vuole. Lo stesso vale per l'accusa di aver inserito la depressione di Virginia Wolf ma non il suo suicidio.

Non so chi di voi abbia visto "Come d'Incanto", film della Disney con Patrick Dempsie e Amy Adams di qualche anno fa, ma ricordo molto bene - e ieri l'ho anche rivista - una scena. Padre e figlia sono in auto, la bimba sfoglia un libro dedicato alle donne che hanno cambiato l'umanità e si parla di Marie Curie (la cui storia è inserita anche in questo tomo). L'uomo, parlando di quanto sia stata una grande scienziata, si lascia fuggire che è morta a seguito di quelle stesse radiazioni che studiava provocando una reazione di stupore e sbigottimento nella figlia "ma, è mooortaa??".

A mio modo di vedere, trovo una scelta più che saggia non aver inserito determinate morti: come la prenderebbe un piccolo lettore se sapesse che Ipazia è stata uccisa usando dei cocci, fatta a pezzi e bruciata?

Maria Callas
La Murgia ha criticato la selezione delle 100 figure, puntando il dito contro Margaret Thatcher reputandola un cattivo esempio di morale. Non nego che il primo ministro del Regno Unito abbia compiuto delle scelte dure che hanno messo in ginocchio il paese, eppure non si può negare che sia stata una dei politici più influenti della storia britannica (preciso che non ho avuto modo di documentarmi molto in merito a questa figura, ma intendo farlo in futuro, però se ha avuto tre mandati qualcosa di buono deve averlo fatto non vi pare?). In questo caso, specie in un libro che si rivolge ai più giovani, non dovrebbe entrarci la politica ma solo gli avvenimenti che hanno reso "grande" la persona in esame. Ovviamente ognuno di noi ha in mente un diverso modo per descrivere le vite di autori, storici, ecc, e mi ci metto nel mezzo senza problemi; ma esiste davvero un modo giusto per farlo? Secondo me tutte le modalità possono funzionare, rimane poi ai singoli apprezzare o meno ciò che viene scritto da altri.

Arrivo, finalmente direte voi, alle battute finali di questa mia "strana" recensione.
Trovo questo volume davvero un'ottima idea per avvicinare e incuriosire i piccoli lettori (e non solo loro), nonché un'opportunità per i genitori di condividere dei momenti coi figli. La lettura è veloce, lo stile narrativo segue uno schema ben preciso che alcuni potrebbero trovare ripetitivo ma che, a dire il vero, a me non è dispiaciuto affatto. Le illustrazioni, create da 60 illustratrici, arricchiscono il tomo con colori vivaci e citazioni che fanno riflette e, talvolta, sognare ad occhi aperti conferendo maggior spessore all'opera.

Un libro adatto sia a bambini che bambine, indistintamente, e che un giorno non esiterei a regalare ai miei figli e/o nipoti.

Consigliato: mille volte si
Tempo di lettura: libro da consultazione
Canzone consigliata: "Il cielo toccherò" dalla soundtrack di Ribelle (The Brave)

1 commento:

  1. Sono d'accordo su tutto, l'idea che c'è alla base di quest'opera è splendida, e non nego di aver conosciuto io stessa molte donne di cui non avevo mai sentito parlare! Grazie a queste brevi schede mi sono informata e ho aggiunto alla WL molte biografie, credo lo scopo fosse proprio questo. Come dicevi tu, ho apprezzato anche il fatto che non siano state inseriti troppi particolari sulle morti di queste donne, l'ho letto insieme al mio bimbo, che è rimasto affascinato dal mix di provenienze e mestieri delle donne citate, ma me la sarei sentita di raccontargli la fine che molte di loro hanno fatto. Le schede sono poco approfondite, ma in questo modo danno la possibilità a tutti di leggerle :) aspetto con curiosità l'uscita del secondo volume!

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