mercoledì 6 gennaio 2021

{Recensione} "Apolide" di Sabrina Zuccato

Buonasera Folletti, eccomi a condividere con voi - giusto poco prima di volare a nanna - la prima recensione di questo 2021. In questa fredda serata invernale vi voglio far conoscere il romanzo d'esordio di Sabrina Zuccato, autrice veneziana, pubblicato a maggio dello scorso anno per la casa editrice MontaG: Apolide


Titolo: Apolide
Autore: Sabrina Zuccato
Casa Editrice: MontaG
Data di Pubblicazione: 12 maggio 2020
Pagine: 88 pagine
Prezzo di copertina: 14,00€

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Apolide è una persona senza alcuna origine, senza alcun senso di appartenenza, ed è proprio così che si sente Elsa, la protagonista. Ventisei anni e una laurea in Lettere Moderne, non riesce a capire quale sia il suo ruolo nel mondo. Un rapporto complesso con la madre, una relazione burrascosa, l'instabile situazione lavorativa, la fanno sentire estraniata e alienata nei confronti di una società che sembra volerla ripudiare. Apolide è un romanzo di formazione che narra le vicende di una generazione precaria. Introspettivo e profondo, indaga l'animo della protagonista e le relazioni con le persone che la circondano.


Secondo Philip Roth, autore statunitense del romanzo Pastorale Americana, noi siamo, dopotutto, la somma delle nostre esperienze. Tutto ciò che ci accade e il modo in cui lo affrontiamo plasma i nostri caratteri rendendoci le persone che siamo: Apolide, col suo essere un romanzo di formazione, mette in risalto proprio questo, ma non solo.

Elsa, la nostra protagonista, è una giovane donna come molte che ha la sfortuna di appartenere a quella generazione di ragazzi costretti troppo spesso ad accontentarsi, a rinunciare a sogni e ambizioni pur di avere un lavoro e, emancipandosi, recidere il cordone ombelicale che li lega ai genitori. Attraverso il suo racconto in prima persona, il lettore ripercorre quelle che sono le tappe che più l'hanno forgiata, osservandone la crescita e presa di coscienza. 

Analizzando questa breve opera non possiamo non notare quanto i personaggi, primari e secondari, si dimostrano credibili sia nella caratterizzazione che nel loro modo di rapportarsi. Elsa, scendendo nello specifico, è una di quelle figure con cui è facile confrontarsi e, per molti versi, immedesimarsi: chi non si è mai sentito fuori posto in una società che, purtroppo, ha la tendenza ad offrire il minimo indispensabile a scapito, come accennavo qualche riga sopra, di sogni e ambizioni? E chi, invece, non riesce a capire quale sia il suo posto nel mondo? In Elsa ritroviamo quindi una sorta di condensato di esperienze che fanno parte di un'intera generazione e chi ne fa parte sicuramente, se non in toto, si ritroverà almeno in parte nelle descrizioni degli stati d'animo della giovane.

Lo stile narrativo, caratterizzato da un lessico semplice ed un perfetto equilibrio tra dialoghi e descrizioni, rende la lettura piacevole e veloce; i temi trattati, quali il rapporto coi genitori, le amicizie, l'amore, la perdita, la delusione e la voglia di rivalsa, offrono diversi spunti di riflessione.

Giungendo al termine di questo mio intervento, posso dirvi che sono davvero felice di aver avuto la possibilità di leggere per voi Apolide, una piccola perla della narrativa contemporanea che consiglio di non perdere. 

Consigliato: si
Tempo di lettura: poco più di mezza giornata
Canzone consigliata: "Emozioni" di Lucio Battisti


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