venerdì 5 giugno 2020

{Segnalazione} "Grandi antichi - Nuovi mostri" di Claudio Vergnani

Eccomi, miei carissimi Folletti, con la segnalazione di un doppio volume targato Dunwich Edizioni. Si tratta di Grandi antichi - Nuovi Mostri, questo il titolo che racchiude Lovecraft's Innsmouth e A volte si muore, di Claudio Vergnani. Curiosi di lasciarvi travolgere dalle atmosfere horror e thriller? Bene, eccovi le sinossi.


Titolo: Grandi antichi - Nuovi mostri
Autore: Claudio Vergnani
Editore: Dunwich Edizioni
Genere: horror, thriller
Pagine: 969 pp.
Data di pubblicazione: 04 giugno 2020
Prezzo di copertina: 5,99€ ebook 
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LOVECRAFT'S INNSMOUTH

«A volte ci si muove in un territorio vago», disse il professore. «Pieno di nebbia. Una nebbia fitta, che rende ciechi, che assorbe ogni rumore e fa perdere l’orientamento. Ecco, a Innsmouth noi ci muoviamo in quella nebbia. Non sappiamo niente di ciò che vi si nasconde dentro. Intuiamo qualcosa. E quel qualcosa intuisce a sua volta la nostra presenza.» Prese la saliera e la posizionò a capotavola. «Questi siamo noi. Per trovare ciò che cerchiamo dobbiamo avanzare in quella foschia.» Spostò la saliera in avanti. Poi mise un bicchiere nel centro. «Questa è Innsmouth. Quella vera. È tutto ciò che noi possiamo vedere. Ma è anche ciò che gli altri possono vedere.» Posizionò il contenitore del pepe all’altro capo della tavola. «Ecco, questi sono… loro. Noi avanziamo in mezzo alla nebbia, verso Innsmouth. Ma così facendo potremmo finire per segnalare la nostra posizione. Allora forse sarebbe più saggio rimanere fermi.» Riportò la saliera al punto di partenza. «Ma anche questa scelta non è priva di pericoli. Rimanendo fermi saremmo un bersaglio facile. E allora forse sarebbero loro ad attraversare quella nebbia per raggiungerci.» 

Assistetti inquieto alla marcia del pepe verso di noi.

Scese il silenzio. La superficie del tavolo sembrava veramente svaporare in una caligine indistinta. Dovetti sbattere due o tre volte le palpebre per fugare quella sensazione. 

A VOLTE SI MUORE

In una città dove intere aree erano preda di criminali e maniaci, di bande mascherate, di stupratori seriali e pazzi sbandati, e sotto il controllo di gangster in doppiopetto, si muoveva un assassino misterioso e invisibile chiamato il Bisbiglio. La leggenda voleva che solo i morti che si lasciava dietro – straziati e oltraggiati – potessero vederlo. Infliggeva una fredda violenza e una studiata crudeltà, muovendosi con astuzia nel buio e nel silenzio. Colpiva quando le sue vittime erano ignare, indifese o deboli. Oppure, al contrario, quando erano certe di essere al sicuro. E, quel che era peggio, non comprendevamo nemmeno perché lo facesse. Non eravamo un passo indietro, eravamo proprio anni luce distanti. Eppure, in qualche modo, sentivamo che il cerchio ci si stava stringendo intorno, che alla fine, in un modo o nell’altro, lo avremmo visto anche noi…

La soffitta era come le altre, salvo per alcuni particolari. Il tetto era integro. Era stato riparato e sostenuto con puntelli metallici e piastre d’acciaio. Il lucernario intatto. Sul pavimento era steso un tappeto economico. La finestra era chiusa e sprangata con assi inchiodate, sulle quali era stato sistemato un materasso. Un tavolino pieghevole da picnic era rovesciato su un lato. Tutt’intorno erano disseminati gli oggetti caduti: spiedi sudici, un martello, delle pinze, un paio di cesoie, una batteria e altri attrezzi insanguinati. Per terra, in un angolo, era appoggiato un saldatore ad acetilene. Sul fondo, vicino al muro, si trovava un faro spento collegato a un gruppo elettrogeno. Al centro della stanza, simile a un trono osceno, spiccava una poltrona metallica che avrebbe potuto ricordare quella di un dentista – con cuscino, schienale e poggiatesta imbottiti – se non fosse stato per le manette assicurate al poggiapiedi e ai braccioli, e per le catene che pendevano dalla spalliera. C’era sangue ovunque, persino sulle pareti.


Claudio Vergnani nasce a Modena nel 1961.
Svogliato studente di Liceo Classico, ancor più svogliato studente di Giurisprudenza, preferisce passare il tempo leggendo, giocando a scacchi e tirando di boxe. Allontanato per indisciplina dai Vigili del Fuoco, dopo una breve e burrascosa parentesi militare ai tempi del primo conflitto in Libano, sbarca il lunario passando da un mestiere all’altro, perso nei ruoli più disparati ma sempre in fuga da obblighi e seccature.
Nel 2009 si fa conoscere e apprezzare, grazie a uno stile originale e innovativo – che intreccia ironia, horror e action ad una malinconica vena esistenziale – con il suo primo romanzo, Il 18° Vampiro, seguito da Il 36° giusto (2010) e da L’ora più buia (2011), trilogia pubblicata dalla casa editrice Gargoyle di Roma.
Nel 2010 partecipa con il racconto Il nuotatore all’antologia Stirpe angelica, edita da Edizioni della Sera.
Collabora con riviste e magazine come Il Posto Nero, Nero Cafè e Altrisogni, pubblicando recensioni e racconti.
Nel 2013 pubblica I Vivi, i Morti e gli Altri con Gargoyle books e il thriller Per ironia della morte con Nero Press.
Nel 2015 pubblica il romanzo Lovecraft’s Innsmouth con Dunwich Edizioni.
Nel 2016 pubblica La Torre delle Ombre con Nero Press.

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