venerdì 27 gennaio 2012

Giornata della Memoria 2012

Oggi, come molti sapranno, si celebra la "Giornata della Memoria". Una ricorrenza, giunta alla dodicesima edizione, che ricorda l'anniversario della liberazione, da parte delle Forze Alleate, del campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia. Molte sono le iniziative in atto per ricordare l'Olocausto e le tutte le vittime di crimini nazisti. In questa giornata, infatti, la programmazione televisiva verterà sulla trasmissione di documentari, interviste e film a tema.

In questa occasione, ecco alcuni libri, documentari e film, che ho avuto modo di leggere, e vedere, che ritengo molto significativi. Parto subito con la carrellata di titoli.

Libri



"Se questo è un uomo"

di Primo Levi.

Primo Levi, reduce da Auschwitz, pubblicò "Se questo è un uomo" nel 1947. Einaudi lo accolse nel 1958 nei "Saggi" e da allora viene continuamente ristampato ed è stato tradotto in tutto il mondo. Testimonianza sconvolgente sull'inferno dei Lager, libro della dignità e dell'abiezione dell'uomo di fronte allo sterminio di massa, "Se questo è un uomo" è un capolavoro letterario di una misura, di una compostezza già classiche. È un'analisi fondamentale della composizione e della storia del Lager, ovvero dell'umiliazione, dell'offesa, della degradazione dell'uomo, prima ancora della sua soppressione nello sterminio.


"Il pianista"
di Władysław Szpilman.

Il 23 settembre 1939 Wladyslaw Szpilman, un giovane pianista di Varsavia, suonò il "Notturno" in C diesis minore di Chopin per la radio locale, mentre le bombe tedesche cadevano sulla città. Più tardi, un ordigno tedesco distrusse la centrale elettrica e la stazione radio polacca fu ridotta al silenzio. La guerra precipitò Varsavia nell'orrore dell'occupazione nazista. Rinchiusi nel ghetto, gli ebrei furono a poco a poco decimati. Agghiacciato testimone degli eventi che porteranno alla rivolta e all'evacuazione della città, Szpilman vide morire molti dei suoi amici e la sua intera famiglia, riuscendo miracolosamente a sopravvivere tra le rovine della sua amata Varsavia. "Il pianista" è allo stesso tempo la storia straordinaria della tenacia di un uomo di fronte alla morte e un documento della misteriosa, possibile umanità degli esseri umani: la vita di Szpilman fu salvata da un ufficiale tedesco che lo udì suonare quello stesso "Notturno" di Chopin su un pianoforte trovato fra le macerie.

Documentari



"La Strada di Levi"
di Davide Ferrario, Marco Belpoliti, 2006.

Il 27 gennaio del 1945, Primo Levi, autore dell'universalmente noto "Se questo è un uomo", venne liberato dal campo di concentramento di Auschwitz. Gli furono necessari dieci mesi, dozzine di giri tortuosi, molti ritardi e migliaia di chilometri per tornare a casa, a Torino. Nel corso del suo lungo viaggio Levi attraversò la Polonia, l'Ucraina, la Bielorussia, la Moldavia, la Romania, l'Ungheria, la Slovacchia, l'Austria, la Germania per giungere finalmente in Italia. Lo scrittore raccontò queste avventure, gli incontri e le sue riflessioni in un altro libro famosissimo, "La tregua". Sessant'anni piú tardi il regista Davide Ferrario e lo scrittore Marco Belpoliti seguono lo stesso itinerario attraverso l'Europa post-comunista di oggi. Un viaggio sorprendente attraverso la storia e la geo-politica.

Film



"The Reader"
di Stephen Daldry, 2008.

Germania, fine della Seconda guerra mondiale. L'adolescente Michael Berg si sente male e viene aiutato ad arrivare a casa da Hanna, un'estranea che ha il doppio dei suoi anni. Michael si riprende dalla scarlattina e cerca Hanna per ringraziarla. Così, i due rapidamente rimangono coinvolti in una relazione segreta e appassionata. Nonostante il loro rapporto, un giorno Hanna scompare misteriosamente, lasciando Michael confuso e addolorato. Otto anni piú tardi, mentre Michael è uno studente di legge che osserva i processi per i crimini di guerra nazisti, è sconvolto nel veder tornare Hanna nella sua vita, questa volta come imputata in tribunale. Mentre il passato della donna viene rivelato, Michael scopre un segreto importante che avrà un forte impatto sulle loro vite. 




"La Vita è Bella"
di Roberto Benigni, 1997.


Guido, un ragazzo ebreo che fa il libraio, si innamora di Dora, una bella maestrina di famiglia ricca, la sposa ed hanno un bambino, Giosuè. Arrivano le leggi razziali, arriva la guerra. Guido viene deportato insieme al figlioletto. Dora va da un'altra parte. Nel campo di concentramento, per tenere il figlio al riparo dai crimini che si consumano intorno a loro, Guido inventa che loro fanno parte di un gioco, in cui bisogna superare delle prove per vincere: non bisogna piangere, chiedere della mamma, reclamare la merenda. Così va avanti, fino al giorno in cui Guido viene allontanato ed eliminato.


"Schindler's List"
di Steven Spielberg, 1993.


Un ricco industriale, Oskar Schindler, di origine morava, arriva nel 1939 a Cracovia con l'intenzione di arricchirsi sfruttando gli ebrei in una fabbrica di vasellame. Ma, colpito dalla ferocia nazista, decide di correre una pericolosa avventura: salvare i suoi operai dallo sterminio. Si ridurrà in miseria, ma, per merito suo, più di mille israeliti, destinati ai campi di stermino, sopravviveranno alla guerra.

Avrei voluto organizzare uno speciale ma, non ho avuto molto tempo a disposizione. Tuttavia, durante l'anno non mancheranno le recensioni ad alcuni libri a tema.

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