In questo caldo pomeriggio, ahimè pioggia e vento degli ultimi giorni non hanno rinfrescato molto, vi voglio parlare di Giovani Streghe, un manuale scritto da Silver Ravenwolf per i giovani che vogliono iniziare ad avvicinarsi a quello che è il cammino della Wicca.
Autore: Silver Ravenwolf
Casa Editrice: Macro Edizioni
Genere: wicca, stregoneria, ragazzi
Data di Pubblicazione: 1 gennaio 2009
Pagine: 272 pagine
Prezzo di copertina: 12,90€ (fuori catalogo)
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Fare i primi passi nella magia, da sole o in un piccolo gruppo di amiche e di amici. Dopo alcune informazioni basilari sul significato della Magia, imparerete a tracciare il cerchio magico, a preparare l’altare, a celebrare alcuni semplici riti, a invocare gli angeli e gli elementi e a fare i primi incantesimi d’amore, salute, prosperità e protezione.
Era da un po' di tempo che volevo parlarvi di questo libro, un volume che rappresenta il "trampolino di lancio" per coloro che intendono avvicinarsi alla Wicca. Non a caso esso si rivolge, soprattutto per il linguaggio e gli esempi, ai lettori più giovani.
Nonostante ne avessi sentito parlare spesso, il mio percorso è iniziato con un altro libro di cui vi parlerò sicuramente più avanti; è per questo che ho lasciato che Giovani Streghe mi "trovasse" solo nel 2012 in un mercatino dell'usato. Ammetto di averlo acquistato più per curiosità che per effettiva necessità; volevo vedere com'erano trattati gli argomenti e come, lasciatemi passare il termine, "istruisse" i lettori alla Magia.
Il manuale si compone essenzialmente di due parti, una dedicata prevalentemente alle basi e l'altra ad una lunga serie di incantesimi e rituali, che si prefiggono l'obiettivo di spiegare quelli che sono i fondamenti della stregoneria ad un pubblico adolescente. Chissà a chi era appartenuta la mia copia.. C'ho trovato parecchie annotazioni esilaranti in risposta ai titoli dei capitoli ^_^
Silver Ravenwolf descrive tutto con parole semplici adatte ai lettori giovani, prendendolo per mano e accompagnandoli nella scoperta. All'inizio vi sono due introduzioni di cui la prima rivolta ai genitori; l'autrice decide di spendere alcune parole per rassicurarli qualora trovassero questo libro. Personalmente non credo che molti genitori la prenderebbero "per il verso giusto", nonostante le rassicurazioni. Purtroppo, e questo vale per qualsiasi situazione della vita, molte persone tendono a fermarsi all'apparenza, a fissarsi sul sentito dire più che sull'informarsi.
Una lettura, come detto più volte, per i giovani che intendono avvicinarsi a questi argomenti per la prima volta. A mio parare, e prendetelo come tale, ci sono tomi migliori in materia ma tutto sommato non è completamente da buttare. Ripeto, avendolo letto da adulta - e con già delle conoscenze alle spalle - probabilmente non l'ho apprezzato appieno.
Era da un po' di tempo che volevo parlarvi di questo libro, un volume che rappresenta il "trampolino di lancio" per coloro che intendono avvicinarsi alla Wicca. Non a caso esso si rivolge, soprattutto per il linguaggio e gli esempi, ai lettori più giovani.
Nonostante ne avessi sentito parlare spesso, il mio percorso è iniziato con un altro libro di cui vi parlerò sicuramente più avanti; è per questo che ho lasciato che Giovani Streghe mi "trovasse" solo nel 2012 in un mercatino dell'usato. Ammetto di averlo acquistato più per curiosità che per effettiva necessità; volevo vedere com'erano trattati gli argomenti e come, lasciatemi passare il termine, "istruisse" i lettori alla Magia.
Il manuale si compone essenzialmente di due parti, una dedicata prevalentemente alle basi e l'altra ad una lunga serie di incantesimi e rituali, che si prefiggono l'obiettivo di spiegare quelli che sono i fondamenti della stregoneria ad un pubblico adolescente. Chissà a chi era appartenuta la mia copia.. C'ho trovato parecchie annotazioni esilaranti in risposta ai titoli dei capitoli ^_^
Silver Ravenwolf descrive tutto con parole semplici adatte ai lettori giovani, prendendolo per mano e accompagnandoli nella scoperta. All'inizio vi sono due introduzioni di cui la prima rivolta ai genitori; l'autrice decide di spendere alcune parole per rassicurarli qualora trovassero questo libro. Personalmente non credo che molti genitori la prenderebbero "per il verso giusto", nonostante le rassicurazioni. Purtroppo, e questo vale per qualsiasi situazione della vita, molte persone tendono a fermarsi all'apparenza, a fissarsi sul sentito dire più che sull'informarsi.
Una lettura, come detto più volte, per i giovani che intendono avvicinarsi a questi argomenti per la prima volta. A mio parare, e prendetelo come tale, ci sono tomi migliori in materia ma tutto sommato non è completamente da buttare. Ripeto, avendolo letto da adulta - e con già delle conoscenze alle spalle - probabilmente non l'ho apprezzato appieno.
Consigliato: si
Tempo di lettura: libro da consultazione
Canzone consigliata: "May the Circle Be Open" di Robert Gass & On Wings Of Song
Con la Ravenwolf ho uno strano rapporto, non riesco a farmela piacere del tutto. Il mio cammino verso la Wicca è iniziato proprio con un altro suo titolo, "Il Calderone Magiko", che mi regalò mia mamma quando avevo 11 anni. L'ho trovato molto utile, ma col passare degli anni (e della pratica) mi sono resa conto che spesso le sue idee mi vanno strette. La leggo ancora volentieri, qualche mese ho appunto comprato "Giovani Streghe", trovato nuovo a 3€, ma la prendo sempre con le pinze. A lei preferisco senza dubbio Scott Cunningham! :)
RispondiEliminaIl mio primo libro è stato "Il sentiero della Dea" di Phillys Curott quando stavo già ai primi anni delle superiori.. precedentemente avevo spulciato, con un'amica, i primi tre volumi dell'opera di Jorg Sabellicus ma era "troppo" per una ragazzina. Cunningham l'ho letto subito dopo la Curott e anche lui mi piace davvero molto, decisamente meglio della Ravenwolf ^_^
EliminaLo vendi per caso?
EliminaCiao, con grande ritardo rispondo a questo interessante post. Mi viene da sorridere perché anch'io ai tempi del liceo avevo scovato in biblioteca uno dei tre di Sabellicus e rimasi molto perplessa, poi anni dopo, quando da tempo praticavo la stregoneria verde, mi resi conto che Sabellicus scrive di magia cerimoniale, quindi si parla di tutto un altro universo, che non ho mai approfondito. Ritornando all'autrice in questione, Silver Ravenwolf, so che non è apprezzata da molti per via di certi suoi atteggiamenti. Io personalmente la adoro, e non solo perché sono legata affettivamente al primo libro di stregoneria che abbia mai letto ("To ride a silver broomstick"), ma perché in seguito, dopo aver esplorato molti altri autori, lei è sempre rimasta la mia preferita per il suo modo di comunicare e perché ogni suo libro mi ha spinto sempre a fare passi in avanti nel mio percorso. I libri della Ravenwolf che ho preferito sono 'Accendere la fiamma sacra" e "L' ora delle streghe". Mi piacciono molto anche Ann Moura e Christopher Penczack, apprezzo Cunningham e Starhawk, la Currott mi lascia indifferente, detesto Buckland, mi piacciono i volumi di Leland, anche se vanno presi con le pinze. Ultimamente sto apprezzando anche Mat Auryn con i suoi "La strega psichica" e "Dominare la magia".
RispondiEliminaIl problema è che ci sono tanti autori interessantissimi e molto attuali, ma la maggior parte di quelli che scrive di magia, stregoneria e Wicca sono più diffusi nei paesi anglosassoni. Sono pochi i libri tradotti in italiano. Per esempio di Christopher Penczack, un autore davvero fantastico, l'unico libro tradotto in italiano è "Il Reiki magico", altro non ho trovato, ho dovuto ordinare libri in lingua originale, e non è semplice per me affrontare certi discorsi che rimandano a un gergo specifico in un'altra lingua.
RispondiEliminaTornando a "Giovani streghe", devo dire che la Ravenwolf ha decisamente dato il meglio in altri libri. Tutta la prima parte è esageratamente infantile (d'altronde il titolo "teen Witch" la dice lunga), più interessante la seconda parte, è vero gli incantesimi descritti sono molto semplici ma comunque ottimi spunti di ispirazione per crearne di propri. Tempo fa creai un bellissimo sonaglio per la pioggia proprio ispirandomi a uno di essi. Ho stravolto completamente il rituale e l'oggetto lo feci a modo mio e con ingredienti completamente diversi, ma lo spunto lo presi da lì
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