mercoledì 3 aprile 2013

Anteprima - La cattedrale del mistero

Buongiorno Folletti,
questa mattina, prima di addentrarmi nella maxi selva delle recensioni arretrate da scrivere (e non solo), vi voglio far conoscere un romanzo che uscirà, pubblicato dalla casa editrice Tre60, domani nelle nostre librerie. I romanzi storici non sono esattamente tra i miei preferiti, ma, alle volte, alcuni di loro riescono a catturare la mia attenzione. Ok, generalmente mi soffermo, nell'ordine, su titolo, cover e trama. E' stato per questo che anche il romanzo, vincitore del premio Nèstor Lujàn, è finito direttamente nella mia personale wishlist.



La cover originale
«La vita nel monastero e la costruzione della cattedrale sono i due capisaldi dello splendido romanzo di Núria Esponellà, che si è aggiudicato il prestigioso premio Nèstor Luján.»
El País

 «Un romanzo sorprendente. Dopo la prima pagina è impossibile riuscire a staccarsi.»
  TV3

 «Núria Esponellà riesce a trasmettere al lettore la grandiosità di un’opera epica, come la costruzione di una cattedrale, e il fascino degli intrighi e dei crimini perpetrati all’interno di una comunità religiosa medievale.» 
Europapress.com 

 «Un romanzo corale, di grande respiro.» 
LaVanguardia.com


Titolo: La cattedrale del mistero
Titolo originale: Rere els murs
Autore: Nùria Esponellà
Editore: Tre60
Pagine: 416 pp.
Costo di copertina: 9.90 euro (ebook 4.99 euro)
Data d'uscita: 4 aprile 2013

Catalogna, 1161. Una nuova cattedrale, un'opera destinata a suscitare meraviglia e timor di Dio nei pellegrini per i secoli a venire. È questo il sogno di padre Berenguer, il potente abate del monastero di Sant Pere de Rodes. Un sogno che, in vista del prossimo Giubileo, può finalmente realizzarsi: grazie all'intervento di un generoso benefattore, infatti, l'incarico viene affidato al maestro Peire, lo scultore più rinomato d'Europa. Il giovane Blai, un orfano cresciuto tra le mura del monastero, non sa nulla delle ambizioni dell'abate, eppure rimane subito affascinato dai lavori di restauro. E in lui nasce il desiderio di emulare il grande artista, di mettersi alla prova, scoprendo così un talento innato, tanto da riuscire a conquistarsi la fiducia e la stima di Peire. Ma tutto cambia quando un evento funesto rompe la quiete di quel luogo sacro: approfittando della confusione creata dai lavori, qualcuno s'intrufola nella cripta della cattedrale e ruba le reliquie di san Pietro. Un atto vile e blasfemo, che mette a repentaglio l'intera comunità benedettina e i delicati rapporti con l'autorità papale. Perché quelle reliquie custodiscono un segreto dirompente, un segreto di cui solo l'abate è a conoscenza. E gli unici che possono ritrovarle senza destare sospetti sono Blai e Sebastià, un cavaliere crociato su cui grava un passato oscuro e che, alcuni anni prima, ha preso i voti per espiare le sue colpe. La loro missione sarà irta di ostacoli: tra lotte di potere, intrighi e tradimenti, dovranno salvare uno tra i simboli più venerati della Cristianità e, soprattutto, le ragioni stesse dell'esistenza della Chiesa di Cristo.


In occasione dell'uscita in Italia, grazie a Tre60, vi propongo una piccola intervista, composta da sole tre domande, fatta all'autrice.

Perché ha scelto di ambientare il suo romanzo proprio in questo monastero?
Per me è un luogo magico, che ho visitato da piccola insieme con mio padre: ogni pietra sembrava raccontarmi qualcosa. In tutti questi anni, quell’immagine è rimasta dentro di me, l’ho come elaborata e fatta mia. Quando poi mi è balenata l’idea per questo romanzo, mi è rivenuto in mente questo monastero e ho capito che aveva tutti gli elementi giusti per ambientarvi la trama: la costruzione della cattedrale, la reliquia, i pellegrini…

La cattedrale del mistero è anche un affresco della vita di una comunità religiosa medievale
Il personaggio principale è il giovane Blai, un ragazzo in cerca della sua strada. Ma vive nel monastero, all’interno di una comunità articolata, fatta di monaci, pellegrini, contadini, nobili. È un posto davvero molto interessante in cui confluiscono i vari personaggi che animano il romanzo.

Com’è riuscita a adattare la sua storia di fantasia in un luogo reale?
Il romanzo è il risultato di anni di ricerca documentale e di continua scrittura. Ho dovuto affrontare un autentico labirinto fatto di date, genealogie e cronologie, e ho persino dormito al monastero di Sant Pere de Rodes; vi ho passeggiato di notte, alla luce di una torcia elettrica e, nelle tenebre, ho provato sensazioni molto intense. Spero quindi di aver centrato il mio obiettivo: ricreare sulla pagina proprio quelle sensazioni per far vivere al lettore un’esperienza unica e travolgente.

Cosa ne pensate? Vi ha incuriosito in qualche modo?

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