Cosa c'è di meglio di un piccolo libricino capace di farti sognare con le sue atmosfere da fiaba e, seppur per la durata della lettura, di farti tornare bambina? Ecco la mia breve recensione a Il dono della Fata di Gail Carson Levine.
Titolo: Il dono della Fata
Titolo originale: Ella Enchanted
Autore: Gail Carson Levine
"Ciò che è dentro di te è più grande di tutti gli incantesimi…"
Titolo originale: Ella Enchanted
Autore: Gail Carson Levine
Editore: Junior Mondadori
Genere: ragazzi, fantasy
Data di uscita: 2000
Data di uscita: 2000
Pagine: 186 pp.
Copertina: 8.00 euro
Copertina: 8.00 euro
Nelle fiabe succede spesso che le Fate concedano a un bambino fortuna e felicità: ed è proprio quel che succede a Ella, cui la Fata Lucinda regala l'obbedienza. Ma si tratta davvero di un dono, o piuttosto di una maledizione? Ella, ribelle e anticonformista, è costretta a obbedire a chiunque le dia un ordine, e questo significa una sola cosa: guai! Le cose si complicano, poi, quando suo padre la lascia in balia di una matrigna odiosa e di due sorellastre ancora peggiori, ma niente paura: per quanto maltrattata e umiliata, Ella non è certo il tipo da aspettare con santa pazienza che un principe venga a salvarla! Una deliziosa, ironica versione moderna dell'immortale "Cenerentola", premiata con il Newbery Honor.
Una favola perfetta per Natale e, credetemi, non importa quanti anni abbiate.. non è mai troppo tardi per perdersi nelle atmosfere incantate che questo libro rievoca pagina dopo pagina. Sono arrivata a questo libricino solamente dopo averne visto la trasposizione cinematografica "Elle Enchanted" con Anne Hathaway e Hugh Dancy (ammetto di aver avuto la fase "ooh Hugh" per un pochino dopo aver visto The Jane Austen Book Club.. ma ve ne parlerò presto, non temete). Infatti, credo che in molti ignorino che la pellicola sia tratta da un romanzo. Ad ogni modo, posso dirvi di esserne rimasta affascinata da questo libricino.
La storia parla di Ella una ragazza che ha avuto la sfortuna di ricevere un Dono non proprio "felice" dalla sua Fata Madrina. Lucinda, questo il nome della Fata, infatti ha donato alla piccina il dono dell'obbedienza. Questo regalo, tuttavia, rappresenta in un certo senso una maledizione per la povera ragazza che, ribelle e anticonformista, si vede costretta ad obbedire pure alle sorellastre e ad una matrigna che la odia.
Diversamente da molte altre "principesse", e future tali, Ella non è tipo da aspettare di essere salvata dal famigerato Principe Azzurro. No, lei decide di prendere in mano il suo destino e cercare la Fata che le ha fatto il dono, incontrando lungo la via numerose creature magiche. Spogliata degli stereotipi classici delle fiabe, la storia d'amore tra la protagonista e il principe Charmont avviene per gradi, nonostante fin dal loro primo incontro abbiano sentito una certa sintonia.
Una favola in piena regola scritta in modo semplice e diretto che, come detto in apertura del post, è in grado di avvolgere il lettore nelle sue atmosfere fantastiche e magiche. Una lettura che consiglio a grandi e piccini perché io per prima, in un possibile futuro, vorrei leggerla ai miei figli come storia della buonanotte.
A me è piaciuto un sacco, peccato che i seguiti siano fuori catalogo :(
RispondiEliminaSembra carino! Anche se la presenza di matrigna e sorellastre fa pensare subito a Cenerentola, me lo segno :3
RispondiEliminap.s. Io ignoravo anche la pellicola D: