martedì 10 luglio 2012

Recensione - Figlie di Diana

Titolo: Figlie di Diana
Autore: Stefania Tuveri
Genere: young adult, paranormal romance
Editore: Lettere Animate Editore
Collana: Nuovi Mondi
Pagine: 140 pp.
Anno di Pubblicazione: 2012
Costo di copertina: 9,90 euro

Due giovani sorelle sono alle prese con una domanda che cambierà le loro vite: la magia esiste? La risposta arriverà dalla saggezza della nonna che si occupa di loro e il misterioso e complesso mondo della stregoneria si rivelerà in tutto il suo misticismo, tra incantesimi, tarocchi e rune. Ma praticare l'antica arte magica comporta delle grandi responsabilità e il Male è in agguato. La sfida che attende Selene e Caterina sconvolgerà le loro vite, ma ci sarà sempre spazio per amore e amicizia.



Figlie di Diana segna l'esordio, nel panorama letterario, della giovane autrice Stefania Tuveri. Questo breve romanzo autoconclusivo, inviatomi dalla stessa autrice, si rivolge principalmente ad un pubblico young adults ma, sono sicura, piacerà anche ai più grandicelli.

Dopo la morte dei loro genitori, Selene e Caterina sono andate ad abitare con la nonna. La tragedia che le ha investite ha reso il loro legame più forte, sebbene le due abbiano caratteri molto diversi.
Mentre la vita delle due sorelle prosegue tra amici, scuola, università e amori, la città è terrorizzata da una serie di omicidi che ha per vittime alcuni uomini infedeli alle proprie compagne. Ben presto, le due protagoniste si ritroveranno a dover fare i conti con la loro natura di streghe e la responsabilità che deriva dall'accettare questa stessa Consapevolezza. Accettando il loro ruolo, sanno di dover trovare il responsabile delle uccisioni che si rivelerà non essere proprio umano. Accanto a loro, troveremo alcuni amici di Selene, tra cui il ragazzo di cui è innamorata, Stefano, che aiuteranno le giovani streghe a far luce sull'accaduto.

I temi trattati sono molteplici: si va dal classico rapporto con gli amici a quello nei confronti dell'innamorato, dall'incontro con la magia al dibattito, più serio, se sia giusto o meno togliere la vita a chi ha ucciso. Trovo che quest'ultimo sia un tema piuttosto impegnativo e che non si trova spesso in questo genere di romanzi.

La narrazione è lineare, semplice ed immediata senza alcun giro di parole. Tuttavia, una piccola pecca c'è. Durante la lettura mi sono ritrovata a leggere una sorta di puntata del telefilm "Streghe": le sorelle streghe, il trio, il libro tramandato di generazione in generazione e il wendigo (per quanto riguarda la Banshee, avrei approfondito un po' di più l'aspetto di questa figura, ma è solo un mio parere ^^).
Tuttavia, trovo che per essere un romanzo d'esordio, il lavoro fatto sia davvero buono e che, con l'esperienza, diverrà ottimo.

Tempo di lettura: 2 pomeriggi
Canzone consigliata: "How soon is now?" degli The Smith


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