lunedì 29 aprile 2013

Recensione - The Selection

Titolo: The Selection
Autore: Kiera Cass
Editore: Sperling & Kupfer
Genere: youg adult, romance, distopico
Pagine: 288 pp.
Anno di Pubblicazione: marzo 2013
Prezzo di Copertina: 17.90 euro

In un futuro lontano, in un Paese devastato dalla guerra e dalla fame, l'erede al trono decide di scegliere la propria moglie attraverso a un reality show. Spettacolare. Per molte ragazze la Selezione è l'occasione di una vita. L'opportunità di sfuggire a un destino di miseria e sognare un futuro migliore. Un futuro fatto di feste, gioielli e abiti scintillanti. Ma per America tutto questo è un incubo. A sedici anni, l'ultima cosa che vorrebbe è lasciare la casa in cui è cresciuta per essere rinchiusa in un austero Palazzo a lei sconosciuto. Perdendo così l'unica persona che abbia mai amato, il coraggioso e irrequieto Aspen. Poi però America conosce il Principe Maxon e le cose si complicano. Perché Maxon è affascinante, dolce e premuroso. E può regalarle un'esistenza che lei non ha mai nemmeno osato immaginare...


Come moltissime altre prima di me, ciò che m'ha colpito in primis è stata la cover. La tonalità, il soggetto e il carattere del titolo, tutto azzeccato ed in grado di solleticare la curiosità di noi romanticone (si, perché sotto, sotto, lo siamo tutte). In giro per la rete, prima di immergermi nella lettura, ho avuto modo di leggere parecchie recensioni (negative e positive). Premetto che, avendolo letto in solo giorno (cosa che capita raramente, ormai), l'ho trovato abbastanza piacevole nella lettura, nonostante il voto complessivo non sia stato altissimo. Ecco le motivazioni della valutazione.

La storia si svolge nel territorio di Illea, che scopriremo corrispondere (più o meno) agli Stati Uniti d'America odierni, in un futuro "lontano" e la cui società è il risultato della Terza e Quarta Guerra Mondiale. Dopo il conflitto per la liberazione degli stati americani dal dominio cinese, la popolazione è suddivisa in otto classi, al cui vertice troviamo la famiglia reale e sul fondo il ceto più disagiato e problematico.
Un giorno, la routine di migliaia di ragazze viene sconvolta dalla notizia che una Selezione avrà presto inizio. Questa prevede la nomina di trentacinque ragazze, una per ogni provincia del Paese, che si contenderanno la mano del principe Maxon e la possibilità di cambiare la propria vita. America non ha nessuna intenzione di prendervi parte perché lei e Aspen sono segretamente legati da due anni. Il ragazzo la convince a compilare il modulo di partecipazione, senza aspettarsi, però, di essere una delle fortunate candidate.

Questa a grandi linee la trama (di cui non svelerò altro). Come di certo avrete notato, questo romanzo ha parecchie cose in comune con la famosa trilogia di Suzanne Collins, The Hunger Games. Sono analogie talmente evidenti che è quasi impossibile restarne totalmente indifferenti. Non mi soffermerò a farvi un elenco, ma posso dirvi le mie impressioni in merito a qualche punto ben preciso.

Il secondo libro
della serie
Iniziamo con l'ambientazione. L'autrice da' in pasto al lettore un contesto, attorno al quale si sviluppa l'intera storia, secondo me traballante. Il lettore non riesce a capire, se non dopo 190 pagine e sommariamente, il perché dell'avvento di ben due guerre mondiali e della costituzione di Illea. Inoltre, sappiamo che la popolazione si suddivide in otto classi, ma ignoriamo il perché e di cosa s'occupi ognuna.

Tralasciando il tema Reality Show (che nemmeno voglio sfiorare), passiamo a parlare dei personaggi. Sarò molto breve: non mi piacciono. O meglio, non m'hanno colpito positivamente. America, la protagonista, l'ho trovata egoista e poco coerente nelle sue decisioni. Aspen proprio non lo posso vedere, con quel suo "è l'uomo che deve portare a casa più soldi della donna" altrimenti la nostra storia è al capolinea. E, infine, il principe Maxon che viene descritto come il ragazzo perfetto, per carattere e modi, ma relegato al ruolo di belloccio ricco e, per certi versi, senza spina dorsale (e per questo piuttosto "malleabile"). Mi dispiace molto perché lo trovo un personaggio abbastanza interessante con il suo esser costretto a fare ciò che l'etichetta e la società gli impone.

The Selection è una lettura piuttosto piacevole, il cui stile narrativo rispetta i canoni degli young adult visti in quest'ultimo decennio: linguaggio semplice e descrizioni ridotte allo stretto necessario. Come molti romanzi di questo genere, non può mancare la storia romantica che, prevedibile fin dalle prime battute, si trasforma nel più classico dei triangoli: lui, lei e l'altro. Mi chiedo se vedrò mai il giorno in cui la protagonista di uno ya rimanga single o, perlomeno, non faccia cadere tutti ai suoi piedi.

In conclusione, è un romanzo carino e molto scorrevole che, tuttavia, può far storcere il naso per le varie analogie con altri libri e storie. Non è una di quelle opere che resterà impressa, a lungo, nella mente del lettore (almeno non nella mia), ma non me la sento nemmeno di sconsigliarla.

Consigliato: si
Tempo di lettura: 1 giorno
Canzone consigliata: "Wiener Blut" di Johann Strauss



Spazio dedicato al blablareggio! Non preoccupatevi, non farò alcuno spoiler, ma vi parlerò di ciò che sono venuta a sapere girovagando per la rete (dai siti specializzati a quelli dei fan su tumblr).
L'emittente televisiva americana The CW, famosa per The Vampire Diaries, One Three Hill,  Gossip Girl e Supernatural, ha acquistato i diritti per trasformare The Selection in una serie tv. Le riprese del Pilot sono iniziate il mese scorso a Vancouver. A differenza dei romanzi, appartenenti alla fascia young adult, la serie si rivolgerà ad un pubblico più adulto (si parla, addirittura, di un mix tra Hunger Games e Game Of Thrones, con tanto di scene di sesso più esplicito e molta più politica). La trama, quindi, verrà rivista e adattata a ciò che il pubblico s'aspetta di vedere. Ho letto che verrà inserito, sarebbe più esatto dire creato, anche il fratello di Maxon che avrà una storia con Fiona, una delle selezionate.
Chi vestirà i panni dei tre personaggi principali? Vi lascio le loro foto e alle vostre conclusioni in merito ^.*
Michael Malarkey (Maxon)
Lucien Laviscount (Aspen)
Yael Grobglas (America)

1 commento:

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