giovedì 21 gennaio 2016

Shadowhunters | Recensione 1x02 - La discesa all'inferno non è facile


Iniziamo la giornata di questo giovedì con il mio personalissimo commento all'episodio di Shadowhunters. The Mortal Instruments andato in onda martedì sera negli States e rilasciato giusto ieri mattina. Diversamente dalla scorsa settimana, la mia recensione sarà in qualche modo più breve, dato e considerato che ho superato il primo impatto da pilot ^.*

Senza dilungarmi troppo nelle formalità, vi lascio alle mie considerazioni!


Dopo il semi-trauma avuto con il pilot, reazione comprensibile data l'alta carica di aspettativa che ruotava attorno all'episodio d'esordio di una serie che aspettavo con ansia, sono entrata nell'ottica del "guardalo ma non essere troppo in fissa con quanto accade nei romanzi". Diciamocelo chiaramente, lo sapevamo fin da quando si è iniziato a parlare della realizzazione della serie che non sarebbe stata fedele alla saga letteraria; un po' come accade per tutti i lavori tratti da libri, le differenze ci sono sempre e comunque. Shadowhunters si basa sui romanzi di Cassandra Clare ma non vi resta totalmente fedele apportando del suo e rielaborando, se così si può dire, la storyline che i fan hanno conosciuto e continuano ad amare. Credo di essermi goduta maggiormente questo secondo episodio proprio perché, nonostante le difficoltà, ho lasciato da parte la mia vena pignola

Hodge Starkweather
responsabile degli addestramenti
"La discesa all'inferno non è facile", titolo dell'episodio andato in onda, riprende esattamente da dove eravamo rimasti: Clary combattuta - ma nemmeno troppo - tra il seguire il misterioso Jace Wayland e l'allontanarsi assieme al dolce Simon Lewis. Alla fine sappiamo che sceglierà di seguire l'affascinante Nephilim trascinando, di fatto, il suo migliore amico in quel mondo che le si è appena rivelato. Dopo una piccola gag tra i due contendenti al cuore della rossa, ecco che la chiesa in rovina acquista agli occhi di Simon, un po' alla The Phantom of the Opera (qui), il suo vero aspetto.
Ancora una volta mi ritrovo ad arricciare un po' il naso per tutta la tecnologia (e il quantitativo di cacciatori) che si vede all'Istituto - personalmente fa troppo film Marvel - ma tutto sommato, se Ash era riuscito a progettare un computer in grado di rivelare l'attività demoniaca nella seconda stagione di Supernatural, posso anche chiudere un occhio. E tutti chiudiamo un occhio nel vedere quanto sia bravo Hodge nel combattimento.. alzi la mano chi non lo vorrebbe come personal trainer in palestra! *attenzione, si registra un picco nell'andamento degli ormoni femminili in questa scena*

Superato lo shock ormonale per cotanta visione di figosità Nephilim, ecco che ci ritroviamo a scoprire proprio grazie a questo personaggio - che potrebbe avere più spazio rispetto ai libri - alcuni aneddoti sul misterioso Circolo di Valentine, procedendo poi con la ricerca di Dot. La scorsa settimana non ho fatto alcun accenno a questo personaggio, ma posso dirvi che a mio parere è stato inserito più che altro per fare da legante tra determinate scene: non mi entusiasma.. ok, mi è indifferente.

Valentine Morgenstern, gioca col piccolo chimico
Anche in questo episodio il personaggio che spicca su tutti è Alec Lightwood: sarò pure di parte, Matthew sarà anche un gran bel ragazzo, ma è inutile dire che è perfetto con quel tocco lievemente irritante (sul fatto delle regole) e la sua presenza rassicurante (sì, mi sento più rassicurata da lui che da Jace, datemi pure della pazza!). E' un tipetto coi piedi per terra che contrapposto al carattere di Magnus.. ooh Goddess! Ok, mi fermo altrimenti inizio a blabberare sui Malec (sappiate che potrei fantasticare su di loro per ore intere senza prendermi nemmeno una pausa) ed è decisamente ancora troppo presto!
Altro personaggio che buca decisamente lo schermo, e su cui ammetto di aver riposto parecchie aspettative, è Valentine. Soprassediamo al fatto che abbia la sua base a Chernobyl (ancora non mi spiego con quale criterio abbia deciso tale location), è un cattivo efficace e mi piace davvero molto!
Mentre il nostro villain gioca, per certi versi, col piccolo chimico, ritroviamo gli Shadowhunters (Jace, Isabelle, Alec e Clary) e Simon davanti all'ingresso della Città Silente: la rossina ha infatti accettato di sottoporsi alla lettura della mente dei Fratelli Silenti, nonostante i rischi annessi siano parecchi. Una scelta che, per come la vedo, velocizza parecchio il ritmo rispetto a quello tenuto nei romanzi ma, tutto sommato, riesce a tenere lo spettatore attento e vigile.

Giungo al termine del mio commento, dicendovi semplicemente che.. me lo sono goduta più del precedente episodio nonostante si discosti dai romanzi. Che altro dire non saprei, aspetto di vedere il prossimo e, se vorrete commentare, sarò più che felice di sentire cosa ne pensate!

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